3 ottobre 2025
Aggiornato 10:00
Crisi economica

Lisbon Council: Italia ultima per competitività in Ue

Ai primi posti Finlandia e Polonia, Francia penultima

BRUXELLES - L'Italia è tra le economie meno competitive d'Europa: a certificarlo è il think tank brussellese 'Lisbon Council', che ha misurato i progressi di 14 Stati membri Ue rispetto alla 'Strategia di Lisbona' nel corso del 2008. Il Belpaese è all'ultimo posto della classifica, che premia invece Finlandia e Polonia: in tutti e tre i casi, si tratta di posizioni invariate rispetto al 2007.

Le valutazioni del Lisbon Council si basano su sei parametri, gli stessi fissati dalla 'Strategia di Lisbona', che dovrebbe rendere l'Ue «l'economia più competitiva del mondo entro il 2010». Si tratta di crescita economica, produttività, tasso occupazionale, istruzione, investimenti su macchinari e sostenibilità dei conti pubblici. L'Italia ha ottenuto uno 'score' di 0,39, in picchiata rispetto allo 0,77 del terzo trimestre del 2007. Un voto pari a 1,0 indica il rispetto degli obiettivi di Lisbona.

«Questo indica che l'Italia è in una posizione molto difficile per rispondere alle future sfide economiche e sociali, e rimarrà molto lontano dagli obiettivi di Lisbona del 2010», commenta il think tank. A fondo classifica ci sono anche l'Irlanda, precipitata dal quarto al tredicesimo posto, e la Francia, passata dal tredicesimo al dodicesimo posto. La Germania è nona (nel 2007 era ottava), la Gran Bretagna settima (nel 2007 era sesta), mentre l'Olanda è salita dal nono al terzo posto.

Il rapporto del Lisbon Council è lusinghiero nei confronti di due Paesi molto colpiti dalla crisi economica: la Grecia sale dal quinto al quarto posto, mentre la Spagna balza dalla dodicesima alla sesta postazione. Ma si tratta di calcoli basati sul 2008, quando la recessione non aveva ancora cominciato a 'mordere' davvero.