7 maggio 2024
Aggiornato 13:30
L'unica ricetta per superare la crisi economica è l'ottimismo

Berlusconi attacca PD e media: la crisi c'è ma la ingigantiscono

Silvio Berlusconi insiste sulla sua linea, e replica duramente a tutte le critiche

ROMA - L'unica ricetta per superare la crisi economica è l'ottimismo, mentre danneggiano l'interesse nazionale l'opposizione che critica le misure del governo, i media che dipingono la crisi «più drammatica» di quello che è, e la Rai, «unica tv di Stato che attacca il governo in carica». Silvio Berlusconi insiste sulla sua linea, e replica duramente a tutte le critiche. Lo fa nel giorno in cui il Consiglio dei ministri ha approvato un «fondo di 4 miliardi di euro per gli ammortizzatori sociali, che si aggiungono al miliardo di euro che avevamo stanziato con la Finanziaria e ai 4 miliardi di euro finanziati in accordo con le Regioni».

Insomma, un intervento da 9 miliardi di euro che fa dire al premier che quelle stanziate dal governo «sono somme assolutamente rilevanti, adeguate alla nostra situazione di bilancio: nessuno ha fatto più di noi in Europa». Non solo: «Riteniamo che potremmo fare ancora di più, ma tutto dipende dalla profondità della crisi». La prima risposta è per il Partito Democratico e per l'offensiva sui temi economici lanciata dal neo segretario Dario Franceschini, con la proposta dell'assegno per chi perde il lavoro: «Sarebbe licenza di licenziare», la liquida il premier secondo il quale, adottando la proposta Democratica, «alcuni lavoratori «godrebbero dell'indennità e continuerebbero a lavorare in nero». E, rivendica Berlusconi, «se c'è un governo che ha visto chiaro la situazione e ha saputo individuare da subito le soluzioni più significative, quello è stato il governo italiano».

Poi sul banco degli imputati finiscono i media, perchè la crisi economica «esiste, non chiudiamo certo gli occhi - ammette Berlusconi - ma è vissuta sui media in modo più drammatico» della sua reale portata. Anche il crollo della Borsa, per il premier è dovuto ad «una manciata di azioni» che sono passate di mano ai valori bassi: «Chi non ha esigenza di fare cassa immediatamente le tiene nel cassetto e aspetta che passi questa crisi». Dunque il modo con cui i mezzi di informazione raccontano la crisi è «in distonia completa con il messaggio che ci sforziamo di dare ai nostri concittadini», un messaggio concordato con tutti gli altri capi di Stato e di governo all'ultimo Consiglio Europeo. Ma «se si continua a dare l'impressione che la situazione sia tragica, questo spaventa le persone e per la paura ci sono persone che cambiano il loro stile di vita, ed è questo il pericolo più grande».

Da qui l'appello agli «operatori dei media«, per chiedere «un minimo di benevolenza verso gli interessi di tutti», perchè «è dannoso, e vorrei dire una parola più dura ma non la dico, per gli interessi di tutti noi che ci siano dei media che raccontano di una crisi che è pesante ma che non è tragica o definitiva». E nel novero dei media che danno questo messaggio a suo giudizio negativo, Berlusconi 'dedica' un passaggio alla Rai in particolare: «E' l'unica tv di Stato che attacca il governo in carica». Insomma, il premier non cambia la strategia dell'ottimismo: «Insisto in questa direzione, e lo faccio in sintonia con tutti i miei colleghi di governo europei». Rispetto ai quali il premier è convinto di aver fatto molto di più, e a sostegno «dell'economia reale, non delle banche». Nel biennio ci saranno a disposizione 55,8 miliardi.