29 aprile 2024
Aggiornato 18:30

Più attori locali e meno Davos: lo sviluppo comincia dai territori

E’ disponibile in formato PDF sul sito della Camera di Commercio di Bari il n. 1/2009 di Bari Economica, il periodico bimestrale dell’ente barese

BARI - E’ disponibile in formato PDF sul sito della Camera di Commercio di Bari il n. 1/2009 di Bari Economica, il periodico bimestrale dell’ente barese.
«Il cuore dei territori non batte a Davos»: sin dall’editoriale, a firma di Antonio Barile, la rivista sottolinea l’importanza delle esperienze connesse ai territori, ai distretti più dei parametri del World Economic Forum. Sono gli attori locali i veri protagonisti del cambiamento possibile come le piccole e medie imprese, evidenzia Mario Laforgia, direttore di Confartigianto Bari, «Il miglior antidoto alla deriva catastrofista del declino».

E proprio ai giovani artigiani di terra di Bari è dedicato il fotoracconto di Chicca Maralfa, con le immagini di Cosmo Laera. Al di sotto dei 40 anni, sono 13.842 - 11.059 i titolari di sesso maschile e 2.783 femminile – operano nell’informatica, nelle acconciature, nei servizi avanzati alle imprese, nella comunicazione grafica, nelle lavanderie, nel settore caseario, nel tessile, tutti impegnati, con estro e passione, a riannodare «i fili si un sapere antico».
Bari Economica dedica un ampio articolo, a firma di Luigi Di Carlo, al Mercato Agricolo Alimentare di Bari (MAAB), l’infrastruttura logistica che concentrerà su 283mila metriquadri, tra Mungivacca e Triggiano, l’offerta e la domanda di prodotti agricoli freschi «Made in Terra di Bari.
E’ Lauralba Bellardi, docente all’Università di Bari, una delle massime esperte nazionali di relazioni industriali, a parlare con Luciano Sechi, nell’Intervista, del nuovo accordo sulla contrattazione di fine gennaio che ha determinato una spaccatura fra le organizzazioni. Restando in tema di contratti Gaetano Chanura e Annabella Cazzolla, avvocati internazionalisti, scrivono della necessità di una migliore regolamentazione degli scambi sui mercati esteri, affinché le imprese pugliesi, sempre più internazionali, possano correre meno rischi.

Bari Economica si occupa anche di ambiente, con un intervento del direttore regionale dell’Arpa, Giorgio Assennato, delle architetture di stile dei luoghi di lavoro nel capoluogo pugliese, con Marco Petroni e dei buoni frutti di Puglia, protagonisti di importanti pagine letterarie, in un reportage dedicato in particolare agli agrumi del Gargano a firma di Emanuela Angiuli. Al buon pane Dop di Altamura, e al suo più importante sostenitore, il panificatore altamurano Giuseppe Barile, è dedicato il profilo di Marisa Ingrosso. Le proposte di lettura sono affidate al gusto colto di Michele Mirabella.
Dalle campagne di Conversano ai fasti viennesi: Giuseppe Lovecchio ricostruisce la storia del cavallo Lipizzano, bellissimo, dal portamento e classe regale, inviso a Napoleone, perché considerato erroneamente di razza austriaca, ma amato dal grande cinema da Ben Hur a Walt Disney.
Il racconto di impresa «Ogni cosa al suo posto» è di Giancarlo Liviano D’Arcangelo. In copertina Piazza Notar Domenico di Gravina, nelle tinte pastello di Francesco Speranza.