19 aprile 2024
Aggiornato 19:00

Crisi. Bernava (Cisl): Regione Sicilia convochi parti sociali

«Per varo misure su occupazione, famiglie e piccole imprese»

PALERMO - Il governo regionale faccia come quello nazionale, che ha convocato le parti sociali per mercoledì, per discutere di crisi. Maurizio Bernava, segretario della Cisl Sicilia, torna alla carica sulle politiche antirecessione, nell'Isola. L'Istat, ha detto stamani a Ragusa parlando al congresso della locale Cisl, ha comunicato che il Pil nel 2008 ha registrato, in Italia, un calo dell'1%, il dato peggiore dal 1975. E mercoledì, governo e forze sociali si confronteranno sul tema, a Roma.

«La Sicilia precipita»: le piccole e medie imprese affogano o chiudono i battenti e, qualche giorno fa, Eurostat ha reso noto che la disoccupazione giovanile, nell'Isola, è alle stelle, col dato peggiore (37,2%), del sud Italia. Ma qui, ha rimarcato il segretario Cisl, «siamo ancora in attesa di definire assieme, Regione, sindacati e imprese, il quadro delle scelte anticrisi e per lo sviluppo».

Pertanto, «chiediamo a Lombardo di non indugiare, facendo proprie anche le parole di Benedetto XVI ieri e, prima ancora, della Conferenza episcopale siciliana, sulla priorità delle politiche per il lavoro, la famiglia e contro la povertà». Per il sindacalista, «è urgente stabilire la ripartizione dei dieci milioni per ammortizzatori sociali in deroga»; e servono interventi per l'occupazione, le fasce sociali deboli e le piccole e medie imprese. Inoltre, «è necessario che governo e parti sociali mettano a fuoco i criteri selettivi» in base ai quali assegnare alle aziende, gli incentivi agli investimenti. La Cisl, ha sottolineato, privilegia «parametri di legalità e qualità imprenditoriale, innovazione tecnologica, aggregazione per filiera e per settore». Ancora, «gli investimenti in energie rinnovabili e quelli che creino occupazione durevole».