Enel acquista il 25,01% di Endesa
Società spagnola leader nell’energia, per 11,1 miliardi di euro
ROMA – L’amministratore delegato di Enel Fulvio Conti ha stipulato oggi a Madrid l’accordo per l’acquisizione della partecipazione del 25,01% posseduta, direttamente ed indirettamente, da Acciona in Endesa. L’operazione era stata precedentemente approvata dal Consiglio di amministrazione di Enel presieduto da Piero Gnudi.
Per effetto dell’acquisizione di tale partecipazione Enel raggiungerà il 92,06% del capitale della principale azienda elettrica spagnola. Il prezzo di acquisto è stato determinato in 11,1 miliardi di euro, in linea con i criteri previsti dal contratto firmato tra Enel ed Acciona lo scorso 26 marzo 2007. Tale corrispettivo sarà oggetto di aggiustamento per tenere conto degli interessi che matureranno fino alla data di esecuzione della transazione e dei dividendi che saranno erogati da Endesa ad Acciona, pari a circa 1,5 miliardi di euro e dovrebbe quindi raggiungere un livello di circa 9,6 miliardi di euro. L’accordo prevede altresì la cessione ad Acciona da parte di Endesa di alcuni asset operativi eolici e idroelettrici, al prezzo di 2,9 miliardi di euro.
Fulvio Conti, amministratore delegato e direttore generale di Enel ha così commentato:
«Con questa acquisizione Enel ottiene il pieno controllo di Endesa, un’azienda ben gestita e con grandi possibilità di crescita, leader in Iberia e Sud America. Enel ed Endesa potranno accelerare il processo di sinergie industriali, tecnologiche e di mercato a beneficio di tutti i clienti e con possibilità di incremento dei risultati a vantaggio di tutti gli azionisti. Con questa operazione Enel raggiunge dimensioni di scala ottimali e grazie ai programmi di sviluppo del gruppo potrà mettere a disposizione la sua capacità di innovazione e investimento per favorire la crescita dei Paesi in cui opera,con particolare riguardo a Spagna e Italia».
Nella giornata odierna, il Consiglio di amministrazione di Endesa ha deliberato in merito alla distribuzione di un dividendo di 6,2 miliardi di euro. La quota Enel (67,05%) di tale dividendo sarà quindi di circa 4,2 miliardi di euro, quella di Acciona (25,01%) di circa 1,5 miliardi di euro e quella degli azionisti terzi (7,94%) di circa 0,5 miliardi di euro. Il CdA di Endesa ha nel contempo approvato l’accordo con Acciona per l’acquisizione da parte di quest’ultima di alcuni asset rinnovabili in esercizio in Spagna e Portogallo per complessivi 2.105 MW di cui 1.423 MW rinnovabili e 682 MW idroelettrici convenzionali per un valore complessivo di 2,9 miliardi di euro.
L’accordo odierno, che si è in concreto realizzato anche mediante l’esercizio anticipato della put option da parte di Acciona rispetto alla data di decorrenza prevista (marzo 2010), comporta per Enel i seguenti vantaggi:
• pieno controllo di Endesa;
• accelerazione nel conseguimento delle sinergie già individuate, nonché possibilità di identificarne ulteriori;
• differimento al 2014 e al 2016 delle scadenze finanziarie di Enel correlate all’acquisizione;
• impatto positivo sul debito consolidato di Enel per effetto della cessione di asset da Endesa ad Acciona.
Al finanziamento dell’operazione concorre un prestito sindacato di 8 miliardi di euro concordato con un pool di 12 banche. Le banche componenti il pool, tutte con il ruolo di arranger, sono: Banco Santander, il Banco Bilbao Vizcaya Argentaria, Intesa San Paolo, Royal Bank of Scotland, La Caixa, Calyon, BNP Paribas, Natixis, Caja Madrid, Bank of Tokyo-Mitsubishi, Mediobanca e Unicredit. Il prestito prevede il rimborso di una quota, pari a poco meno del 70%, a 5 anni (5,5 miliardi di euro in scadenza nel 2014) e, per la restante parte, a 7 anni (2,5 miliardi di euro in scadenza nel 2016).
L’incremento stimato del debito netto del Gruppo Enel conseguente all’operazione sarà pari a circa 11,7 miliardi di euro. In particolare:
• l’acquisto del 25,01% di Endesa detenuto da Acciona per un controvalore di 11,1 miliardi di euro, a cui si aggiungono 0,5 miliardi di euro riferibili alla quota di dividendo Endesa spettante agli azionisti terzi, comporta un aumento del debito pari a circa 11,6 miliardi di euro;
• il consolidamento integrale dell’ulteriore debito di Endesa (32,95%) pari a circa 3,0 miliardi di euro, quasi totalmente compensato dalla cessione di asset da Endesa ad Acciona per un controvalore di circa 2,9 miliardi di euro, comporta un incremento di circa 0,1 miliardi di euro.