Mezzio: «Il rischio è la chiusura nelle proprie certezze»
«Serve invece il dialogo, per difendere i diritti che negli anni abbiamo ottenuto»
«La verità, purtroppo, e' che nessuno e' in grado di capire quali siano le dimensioni di questa crisi che sta travolgendo regole consolidate e che, soprattutto, sta determinando una condizione di grande difficoltà nei settori vitali». Lo ha dichiarato il segretario confederale Cisl, Paolo Mezzio, oggi a Bari per il congresso territoriale della sua organizzazione.
«Si tratta di un crisi anomala - ha proseguito Mezzio - ed il rischio vero e' che, in questi momenti di crisi, ognuno si chiuda dentro le proprie certezze. Noi stiamo tentando di dare un contributo - ha precisato - pur tra mille incomprensioni, tentando di svolgere il nostro lavoro in piena autonomia, perché e' il momento di fare accordi, e non per rivendicare nuove conquiste, ma per difendere i diritti che negli anni abbiamo in qualche modo ottenuto: significa il valore d'acquisto delle pensioni, il Sud, le famiglie. Significa anche trovare le risorse per questa crescita esponenziale delle casse integrazioni.
L'unico lusso che non ci possiamo permettere - ha aggiunto - e' di dividere il Paese tra cassa integrati al nord e pensionati con la social card al Sud. E questo è il messaggio che vogliamo lanciare anche ai nostri compagni di viaggio. Perché e' chiaro - ha concluso - non si può spacciare per lotta politica una resa dei conti interna alla Cgil».
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