14 gennaio 2025
Aggiornato 20:00
L’obiettivo è consentire a cittadini e imprese di accedere ai servizi pubblici

ABI aderisce a «Reti Amiche»

Il progetto potrebbe avvalersi di una rete di oltre 32 mila sportelli bancari, quasi 42 mila ATM, 28 milioni di carte Bancomat, più di 1,1 milioni di POS

Ritirare un certificato anagrafico o lo stato di famiglia allo sportello bancomat? Rinnovare il passaporto in uno degli oltre trentamila sportelli bancari sparsi in tutta Italia? Pagare un ticket sanitario o i contributi INPS attraverso il proprio conto corrente online? Presto sarà possibile, con risparmio di tempo per i cittadini e di denaro per la Pubblica Amministrazione. Il futuro e l’ammodernamento dei servizi della Pubblica Amministrazione potranno passare anche attraverso le «reti amiche» delle banche italiane. L’Associazione Bancaria Italiana, infatti, partecipa al Piano e-Government 2012 e al progetto Reti Amiche promossi dal Ministro per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione per facilitare l’accesso di cittadini e imprese ai servizi pubblici, riducendo i tempi e le attese delle procedure burocratiche.

Il Presidente dell’ABI, Corrado Faissola, ed il Ministro per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione, Renato Brunetta, hanno firmato oggi a Roma un Protocollo d’Intesa che rafforza la collaborazione con il settore bancario in vista della partecipazione delle banche italiane al Piano e-Government 2012 e al progetto Reti Amiche. L’obiettivo è consentire a cittadini e imprese di accedere ai servizi pubblici attraverso gli sportelli e tutti i canali innovativi del settore bancario. Grazie alla partecipazione delle banche italiane, che l’ABI si impegna a promuovere, la relazione tra Pubblica Amministrazione e cittadini potrebbe avvalersi di una rete presente in modo capillare su tutto il territorio nazionale con oltre 32 mila sportelli, quasi 42 mila ATM (Automated Teller Machine), 28 milioni di carte Bancomat, più di 1,1 milioni di POS (Point of Sale), che raggiunge 12,2 milioni di cittadini col canale telematico dell’home banking e oltre 750 mila imprese grazie all’infrastruttura del Corporate Banking Interbancario.

Banche impegnate sul fronte dell'innovazione - «Le banche italiane – ha detto il Presidente dell’ABI, Corrado Faissola - sono da sempre impegnate sul fronte dell’innovazione, che rappresenta un elemento costitutivo del loro patrimonio genetico. Offrire a famiglie e imprese strumenti, soluzioni, canali di accesso ai servizi sempre più evoluti, comodi, sicuri ed efficaci, infatti, è la sfida che le nostre banche accettano quotidianamente e, sempre di più, anche il terreno sul quale si fanno concorrenza a colpi di investimenti e tecnologia. In questa direzione, il progetto «Reti Amiche» rappresenta un passo importante, al quale il settore bancario vuol dare il proprio contributo, verso un Paese più moderno ed efficiente e soprattutto verso una maggiore semplicità e vicinanza nel rapporto tra cittadini, imprese e Pubblica Amministrazione».

Per realizzare il piano, gli esperti del settore bancario e del Ministro per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione daranno vita ad un Comitato di Coordinamento, mentre per l’attuazione degli Accordi Operativi sarà istituito un Comitato Operativo composto da 2 rappresentanti designati dal CNIPA (Centro Nazionale per Informatica nella Pubblica Amministrazione) e da 2 rappresentanti designati dall’ABI. Come stabilito dal Protocollo d’Intesa, ABI e Ministro definiranno specifici Accordi Operativi che esamineranno, con la collaborazione di amministrazioni, banche e istituzioni competenti, gli aspetti tecnici, organizzativi e giuridici connessi all’erogazione attraverso i canali bancari di servizi pubblici per imprese e cittadini e all’utilizzo degli strumenti di pagamento elettronici per effettuare pagamenti da e verso la Pubblica Amministrazione. Negli Accordi saranno inoltre definiti gli standard e le infrastrutture tecnologiche per l’interconnessione tra il Sistema Pubblico di Connettività (SPC), i circuiti bancari e la Rete Nazionale Interbancaria (RNI). Alle iniziative identificate dagli Accordi Operativi sarà poi data attuazione mediante l’adozione di apposite convenzioni tra P.A. e singole banche interessate che potranno scegliere in piena autonomia quali servizi erogare e attraverso quale canale.

ABI e Ministro, inoltre, lavoreranno insieme ed avvieranno iniziative comuni per favorire: l’adozione di protocolli per l’interoperabilità delle procedure di tesoreria degli enti locali e delle banche tesoriere; l’integrazione delle procedure di fatturazione elettronica con le procedure di pagamento della Pubblica Amministrazione; l’informatizzazione dei pagamenti di imprese e cittadini alla Pubblica Amministrazione attraverso gli strumenti messi a disposizione dalle banche; la gestione attraverso i circuiti bancari di flussi di documenti tra cittadini, imprese e pubbliche amministrazioni; la sperimentazione di tecnologie innovative, riutilizzabili nell’ambito della pubblica amministrazione, con particolare riferimento alla gestione documentale, all’utilizzo di carte a microcircuito e alle tecniche biometriche applicate alla sicurezza delle identità.