GM e Chrysler chiedono altri 21,6 miliardi
Entro il fine settimana il ministro del Tesoro americano Timothy Geithner esaminerà i piani di ristrutturazione dei due colossi del settore
Tagli drastici e richieste di fondi al governo americano. General Motors e Chrysler chiedono ancora aiuti all'amministrazione Obama. Nei propri piani di ristrutturazione, si legge, le due case automobilistiche avrebbero bisogno di altri 21,6 miliardi di dollari, oltre a quelli stanziati finora. L'esame dei progetti partirà, ha assicurato il segretario al Tesoro Timothy Geithner, alla fine della settimana.
Chrysler, che definisce l'alleanza strategica con Fiat è «l'opzione migliore«, prevede il taglio di altri 3.000 posti di lavoro e. dopo aver ricevuto 4 miliardi di dollari di aiuti, ne chiede altri 5 entro il 31 marzo. Se gli aiuti finanziari non dovessero arrivare, così come mancassero concessioni da sindacati e creditori, la società potrebbe essere costretta a chiedere la bancarotta. Un'operazione che potrebbe costare fino a 24 miliardi di dollari.
Gm chiede al governo aiuti ulteriori di 16,6 miliardi di dollari, dopo i 13,4 già ricevuti e programma la chiusura di 12 impianti entro il 2012 e 47mila posti di lavoro in meno entro il 2009. L'unica buona notizia per il governo Usa arriva dalla Ford che per tutto il 2009 promette di farcela da sola.
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