1 maggio 2024
Aggiornato 12:00
I fatti del BuonGoverno

Il governo vara gli incentivi e i consumi ritornano a salire

Immediati, sul mercato dell’auto, gli effetti positivi del decreto legge per riavviare i consumi

L’opposizione delle parole, il governo dei fatti. Ancora una volta il Pd sbaglia i tempi. È accaduto con gli ammortizzatori sociali, con Cgil e opposizione in piazza nel giorno dell’accordo Governo-Regioni. Sta accadendo ora con gli incentivi all’auto, che compaiono nel libro dei sogni (e della spesa) del fantomatico piano anticrisi del Pd, che lo ha presentato in pompa magna ma che mostra di non essersi accorto che, nel frattempo, già erano stati varati dal governo.

Immediati, sul mercato dell’auto, gli effetti positivi del decreto legge per riavviare i consumi: i concessionari italiani segnalano un rinnovato e grande interesse dei potenziali acquirenti, con affluenza record nei punti vendita di tutte le marche e un aumento del 60/70% dei preventivi. È un dato più che confortante, che tra l’altro fa riferimento al precedente week-end, quando l’informazione sui provvedimenti tra i consumatori era ancora carente e non era ancora partito il battage pubblicitario delle case produttrici. Ci si attende che i provvedimenti del governo sulla rottamazione moltiplichino i loro effetti in questi giorni con ricadute sui dati di mercato soprattutto a partire dal mese di marzo, a motivo dei tempi burocratici che intercorrono fra l’ordine del cliente e la reale immatricolazione della vettura.

Il mercato dell’auto, dunque, si rimette in moto dopo il gelo di gennaio (-32,6% del mercato). Un sondaggio del Centro Studi Promotor segnala che il 74% dei concessionari ha potuto constatare un buon aumento di potenziali clienti, il 13% un «forte» aumento. Soltanto il 13% afferma che nulla è cambiato, ma si tratta di quella fetta di mercato (le auto di grossa cilindrata) che non è toccato dagli incentivi, che si applicano soltanto alle vetture meno inquinanti.

Quattro concessionari su cinque giudicano gli incentivi «molto o abbastanza efficaci», soprattutto per quanto riguarda il mercato delle auto più ecologiche: appare infatti vincente la scelta di sommare vecchi e nuovi incentivi per l’acquisto di mezzi a metano o gpl, che godono di un sconto che arriva a 5mila euro. Addirittura seimila per i veicoli commerciali, provvedimento che viene incontro alle esigenze di piccole e medie aziende, di artigiani, di titolari di partite Iva, insomma di quanti utilizzano le quattro ruote come mezzo di lavoro.
Vale la pena di ricordare che il decreto del governo interviene anche sulle due ruote, sui mobili, sugli elettrodomestici. I primi dati che arrivano dal mondo dell’auto dimostrano che il governo si è mosso e si sta muovendo sulla strada giusta. I risultati fanno giustizia delle critiche ideologiche e faziose dell’opposizione.