«Contro protezionismo occorre una vera crociata»
È quanto hanno dichiarato congiuntamente Adolfo Urso, sottosegretario al Commercio Estero e Pascal Lamy, direttore generale del Wto
ROMA - «Il protezionismo rischia di uccidere il libero commercio per questo occorre mobilitarsi con una vera e propria crociata perché l’economia mondiale può ripartire se non vincono i nazionalismi». È quanto hanno dichiarato congiuntamente Adolfo Urso, sottosegretario al Commercio Estero e Pascal Lamy, direttore generale del Wto dopo essersi incontrati oggi a Roma per discutere dei temi legati al G7 e alla possibile ripresa dei negoziati del Wto.
«Nel 2009» ha spiegato Lamy «due terzi del mondo avranno una crescita zero, e solo un terzo vedrà uno sviluppo economico di circa il 5%. Se il mondo si arroccherà su misure protezionistiche rischiamo di uccidere anche quello che c’è ancora di positivo. Per questo oggi è fondamentale chiudere il negoziato del Doha Round entro l’anno perché dopo questi mesi di crisi è necessario dare un segnale forte al mondo. Tuttavia resta l’incognita dell’amministrazione americana che ancora non ha scoperto le proprie strategie in tema di commercio». «L’Italia» ha spiegato Urso «sente la responsabilità, in quanto presidente di turno del G8, di fare tutti gli sforzi possibili per allentare ogni minaccia protezionistica e di riprendere l’agenda di Doha. Per questo si propone, subito dopo il G20 di Londra, di organizzare un meeting sul commercio estero prima dell’appuntamento decisivo e conclusivo del vertice della Maddalena».
Sia Urso che Lamy hanno sostenuto, infine, che l’attuale situazione economica è scaturita da una crisi finanziaria e che la soluzione passa per due importanti fasi: l’assorbimento dei titoli tossici e il riacquisto della fiducia da parte delle imprese.
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