3 ottobre 2025
Aggiornato 04:30
Critiche all’emendamento all’art. 44 del “Decreto milleproroghe”

Privacy: i diritti degli utenti non si toccano

È quanto dichiara Massimiliano Dona, Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori

ROMA – «I dati personali degli utenti contenuti nelle banche dati non possono essere utilizzati senza il consenso delle persone interessate». È quanto dichiara Massimiliano Dona, Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori, criticando l’emendamento all’art. 44 del «Decreto milleproroghe», che consente l’utilizzazione fino alla fine del 2009 dei dati personali presenti nelle banche dati costituite sulla base di elenchi telefonici formati anteriormente al 1° agosto 2005, in deroga agli articoli 13 e 23 del Codice della Privacy.

«Una simile norma -conclude Dona- lede il diritto alla privacy di milioni di utenti, esponendoli, come già è accaduto in passato, ad innumerevoli telefonate indesiderate. Se qualcuno vuole chiamare i consumatori per vendere un prodotto o un servizio, deve avere sempre e comunque il loro consenso prima di utilizzare il loro numero telefonico: non è ammissibile alcuna eccezione anche se temporanea».