Anche i lavoratori dell'Inps aderiscono al percorso della CISL FP
Lo conferma Giorgio Allegrini Coordinatore Nazionale della SAS CISL INPS
«Al momento il 57% dei lavoratori dell'Inps, presenti in più di 500 uffici distribuiti in tutto il territorio nazionale, ha firmato la petizione indetta dalla CISL FP». Lo conferma Giorgio Allegrini Coordinatore Nazionale della SAS CISL INPS.
«La raccolta di firme - spiega Allegrini - ha alla base l'obiettivo di confrontarsi, di far partecipare e di verificare il consenso dei lavoratori sul percorso che la CISL FP ha avviato, assieme alla UIL PA, con la firma del protocollo del 30 ottobre 2008. Percorso che è proseguito con i rinnovi dei contratti nazionali e che ha portato alla firma dell'accordo quadro per le nuove regole contrattuali, definite il 22 gennaio scorso anche per il lavoro pubblico».
Rinnovi dei contratti - «Già in questa prima fase di raccolta firme i lavoratori hanno confermato la loro approvazione, peraltro resa evidente già in centinaia di assemblee svolte nei mesi scorsi in tutti i luoghi di lavoro, e hanno detto «Sì» ai rinnovi dei contratti di lavoro che, ottenuti per la prima volta dopo solo un anno di scadenza, porteranno 98 euro medi pro-capite a partire dal mese di febbraio ai lavoratori degli Enti Pubblici non Economici, quali sono quelli dell'INPS».
Premi e produttività - «Inoltre - prosegue il coordinatore della SAS CISL INPS - i rinnovi contrattuali hanno confermato l'impegno del Governo a recuperare entro giugno 2009 le risorse per i premi di produttività e derivanti dalle leggi speciali decurtate dalla «Finanziaria d'estate». Infatti nella busta paga del mese di gennaio, al contrario di quanto sostenuto dagli «allarmismi» diffusi da altri sindacati, non è stato fatto alcun taglio del salario accessorio».
«I lavoratori dell'INPS ancora una volta - conferma il Coordinatore Nazionale CISL, hanno dimostrato di apprezzare le scelte di merito e i risultati reali. I lavoratori stessi hanno isolato le strumentalizzazioni di altre organizzazioni sindacali - continua Allegrini - che in questi giorni nelle sedi di lavoro hanno proseguito una campagna referendaria autoreferenziale, finalizzata a ingenerare confusione oltretutto con un incerto livello di rispetto delle regole di democrazia stabilite dallo Statuto dei lavoratori e con discutibili modalità di espressione di voto al punto che, nonostante siano stati indetti impropriamente ben due giorni di assemblea (!), si è fatto ricorso all'utilizzo del voto telematico e dei seggi volanti (!!!).
La maggioranza dei lavoratori dell'INPS si aspetta invece gli aumenti contrattuali, il diritto alla contrattazione nazionale ed integrativa e la tutela dei propri interessi».
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