3 settembre 2025
Aggiornato 15:30
Sistema aeroportuale

«I problemi non si risolvono contrapponendo Malpensa e Linate»

Petteni (CILS): «La Lombardia non può attendere che altri agiscano»

MILANO - «I problemi del sistema aeroportuale milanese non si risolvono con una contrapposizione forzata tra Malpensa e Linate. Noi crediamo nel futuro di entrambi e vogliamo invertire simile tendenza. Per questo, però, la Lombardia non può attendere che altri facciano, serve attivare un luogo di confronto certo in cui alle parole seguano fatti concreti e, se necessario, avvieremo iniziative di mobilitazione a sostegno della nostra azione».

Lo ha detto il segretario generale della Cisl lombarda, Gigi Petteni, aprendo stamattina i lavori dell'attivo unitario dei delegati dei due aeroporti e di tutti i lavoratori dei diversi settori e attività che operano all'interno degli scali, convocato da Cgil, Cisl e Uil della Lombardia a Malpensa. La lunga e complessa vicenda Cai-Alitalia-Air France si è per ora conclusa lasciando dietro si sé uno strascico di incertezze, problemi irrisolti e assetti precari. Migliaia di lavoratori non scorgono ancora una via d'uscita alla loro condizione di disagio. A Malpensa quelli variamente colpiti dalla riduzione delle attività sono oltre 2.500. Nell'area cargo il personale in cassa integrazione raggiunge le 600 unità, elevato è il numero dei lavoratori interinali e con contratti a tempo determinato che hanno perso il posto. In un anno Linate e Malpensa hanno perso il 15% dei passeggeri. A gennaio le cose non sono andate per niente bene. I due scali hanno perso il 30% di movimenti, il 31% di passeggeri e il 46% delle merci. A Malpensa il coefficiente di riempimento dei voli Alitalia è stato del 37% contro il 72% di Easy Jet.

«Occorre rimettere al centro le persone coinvolte per parlare di lavoro, di occupazione e non solo di strategie economiche - ha aggiunto Petteni -. Solo attraverso un piano complessivo di interventi è possibile assicurare un futuro agli aeroporti di Linate e Malpensa e per conquistare questi obiettivi è indispensabile un'azione forte della Regione». Queste le proposte delle organizzazioni sindacali: assicurare ammortizzatori sociali in grado di garantire a tutti i lavoratori adeguate tutele, avviare tempestivamente la liberalizzazione delle rotte e lo sviluppo della concorrenza nei due scali, ridefinire la missione di Linate e confermare la funzione di collegamento internazionale e intercontinentale di Malpensa, riprendere con una soluzione imprenditoriale l'attività cargo, evitare che le scelte di Cai abbiano conseguenze negative su Sea handling, migliorare i collegamenti con Malpensa, collegare Linate con la linea metropolitana.