29 marzo 2024
Aggiornato 06:00

Fallimenti 2008 a Lodi: 24 imprese non 66

LODI - A seguito di quanto pubblicato sulla stampa locale e nazionale nei giorni scorsi relativamente ai fallimenti registrati nella provincia di Lodi, la Camera di Commercio di Lodi - attraverso un approfondimento e un’ analisi del dato - precisa che nel 2008 sono state dichiarate fallite dal Tribunale di Lodi 24 unità. Le 66 unità evidenziate dagli organi di stampa sono da ricondurre a 24 sentenze dichiarative di fallimento relative all’anno in oggetto (2008) e a 42 chiusure o passaggi intermedi di procedure relative a casi avviati negli anni precedenti.

Su questo dato incide la riforma della Legge Fallimentare che ha allargato il perimetro delle imprese potenzialmente fallibili: in sostanza la legge ha aggiunto il requisito del livello di indebitamento per rendere più difficile la qualifica di piccolo imprenditore «esente da fallimento». A dimostrazione di ciò va rilevato che delle 24 imprese fallite la maggioranza sono microimprese riconducibili a imprese artigiane e commerciali che in precedenza non risultavano fallibili in quanto piccoli imprenditori.

Dal 2000 al 2008 sono state complessivamente 207 le imprese lodigiane dichiarate fallite dal Tribunale di Lodi, con una media annua di 23 imprese sottoposte dall’autorità giudiziaria alle procedure previste dalla legge fallimentare. Il dato 2008, dunque, non si discosta dalla media degli anni precedenti.

Le imprese dichiarate fallite nel 2008 appartengono 4 al ramo manifatturiero, 6 alle costruzioni, 4 al commercio e 10 ai servizi.

Nel dettaglio, considerate per forma giuridica, i fallimenti del 2008 hanno riguardato 15 società di capitale, il 7 società di persone, 1 appartenente ad altre forme giuridiche e 1 ditta individuale.

Considerate per distribuzione comunale, sono state coinvolte imprese di Lodi (5), Sant’Angelo L. (1), Borgo San Giovanni (1), Casalpusterlengo (2), Codogno (1), Caselle L. (4), Cornegliano (1), Zelo B.Persico(1),  Corno Giovine (1), Lodi Vecchio (1), Mairago (1), Montanaso Lombardo (1), Castiglione d’Adda (1), San Rocco al Porto (1), Castelnuovo B.A. (1), Tavazzano (1).

Come dichiarato dal Presidente della Camera di Commercio di Lodi, dottor Enrico Perotti: «Sarebbe azzardato tentare una eventuale correlazione tra il dato e lo stato attuale della crisi che, come è noto, è esplosa al quarto trimestre 2008 quando il collasso finanziario ha trascinato con sé uno stato di crisi dell’ economia reale. Esso merita certamente attenzione, senza in ogni caso trarne motivo di allarme poco o tanto collegato alla crisi, essendo chiaramente conseguenza di una serie di convergenze: la presenza nelle statistiche degli effetti derivanti dalle registrazioni di decreti emessi negli anni precedenti (come noto le procedure fallimentari durano molti anni), che distorcono le statistiche stesse; le tempistiche di maturazione delle procedure gestite dal Tribunale che hanno impresso una dinamica più accelerata rispetto ad altre province.

Pertanto, alla luce delle suddette considerazioni, sono assolutamente ingiustificati sia drammatizzazioni che allarmismi che non trovano riscontro nella realtà dei fatti e che ingenerano ulteriori preoccupazioni e sfiducia; così come è altrettanto evidente che lo stato di crisi dell’economia lodigiana come quella di tutto il Paese viene seguita costantemente dalle istituzioni preposte insieme alle parti sociali, che stanno mettendo in campo tutti gli strumenti abitualmente disponibili, e, in aggiunta, risorse straordinarie di solito non destinate a tale scopo»