Bonus famiglia: i soldi arriveranno in ritardo
Solo dal 15 febbraio sarà attivata la cosiddetta “trasmissione telematica” delle domande con un mese e mezzo di ritardo
GENOVA - Il ritardo con cui è stata definita la procedura per l’esame delle richieste di «bonus famiglia», così come avevamo annunciato nei giorni scorsi, provocherà lo slittamento nella corresponsione delle cifre dovute a chi ne ha diritto.
Solo dal 15 febbraio sarà attivata la cosiddetta «trasmissione telematica» delle domande con un mese e mezzo di ritardo. Ciò comporterà lo slittamento del termine per il pagamento da marzo a non prima del mese di maggio.
Questo contributo, che già ha il limite di essere erogato «una sola volta e basta», non è neppure più una risposta «urgente» ai bisogni delle persone in difficoltà economiche, soprattutto per gli anziani.
Il Sindacato Pensionati della Cgil ripropone le proprie richieste al Governo per affrontare l’emergenza della crisi e le difficoltà che da tempo vivono i pensionati:
- aumentare le detrazioni per ridurre il peso delle tasse per pensionati e lavoratori dipendenti.
- aumentare il valore delle pensioni estendendo alle pensioni superiori ai 650 euro la cosiddetta quattordicesima.
- Migliorare il sistema di adeguamento delle pensioni alla crescita del costo della vita, ancora insufficiente a proteggerne il valore reale.
- Confermare e ampliare le risorse nazionali per il fondo per gli interventi a favore delle persone non autosufficienti.
Su questi obiettivi come Cgil e come Sindacato dei Pensionati ci si continuerà a battere, a partire dalla manifestazione nazionale dello Spi che si svolgerà a Roma il prossimo 5 marzo 2009.
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