2 maggio 2024
Aggiornato 06:00
Crisi olivicoltura

Olio d’oliva: produttori in emergenza

Prezzi in caduta libera, costi e oneri sociali alle stelle. Subito interventi straordinari

La Giunta nazionale della Cia conferma la mobilitazione e chiede precise ed adeguate risposte al ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali. Ritiro dal mercato di un quantitativo di olio attraverso forme di stoccaggio da concordare con l’Ue e attivare forme agevolate di credito per le aziende agricole e i frantoi. Via al progetto Cia-Cno-Lega Coop a sostegno del settore.

E’ un vero e proprio tracollo. Prezzi in caduta libera (meno 30 per cento rispetto alle precedenti campagne di commercializzazione), costi produttivi alle stelle (aumenti anche del 60 per cento), oneri sociali in continua crescita, redditi in flessione. La situazione del settore dell’olio d’oliva si fa sempre più difficile. I produttori si confrontano con un mercato che presenta non pochi problemi e riduce in maniera preoccupante la competitività. La Giunta nazionale della Cia-Confederazione italiana agricoltori, in un apposito ordine del giorno approvato nell’ultima riunione, chiede immediati e straordinari interventi e ribadisce la mobilitazione a sostegno delle imprese olivicole che rischiano di subire contraccolpi drammatici.

Davanti a questo scenario di completa emergenza, la Giunta della Cia riafferma la necessità di adeguate risposte da parte del ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali. Per questo ha sottolineato che le azioni di mobilitazioni proseguiranno sull’intero territorio nazionale. Viene chiesto, soprattutto, il ritiro dal mercato di un quantitativo di olio attraverso forme di stoccaggio da concordare con l’Unione europea e di attivare forme agevolate di credito per le aziende agricole e i frantoi.
In considerazione della necessità di rafforzare la concentrazione del prodotto e la capacità di commercializzazione, la Giunta nazionale della Cia chiede al ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali di riaprire il confronto sul decreto legislativo 102/92. Occorrono, infatti, strumenti più flessibili per incentivare e valorizzare le diverse forme economiche dei produttori.

Sul Piano strategico la Giunta della Cia si fa promotrice della definizione di un progetto tra Confederazione, Cno (Consorzio produttori olivicoli) e Lega Coop che potrebbe avere precise priorità. Tra queste, azioni per una maggiore competitività delle aziende che operano nel comparto e creazione di sistema di posizionamento del prodotto extravergine legato al territorio che porti maggior valore aggiunto ai produttori.
Per realizzare tali obiettivi il gruppo di lavoro del progetto Cia-Cno-Lega Coop si impegna ad operare su ben delineate ipotesi: azioni per la valorizzazione della filiera dell’olio extravergine di oliva italiano di qualità, investimenti per innovare i prodotti e i processi produttivi della filiera «olio di oliva», per promuovere i consumi e razionalizzare la filiera stessa, con lo sviluppo della logistica commerciale, qualificazione del packaging e rapporto con i canali distributivi.

Le iniziative -afferma la Giunta della Cia- saranno articolate in più Regioni, tenendo conto della reale condizione del settore. In particolare, la produzione agricola, comprensiva di azioni di gestione e manutenzione del territorio, la trasformazione e la commercializzazione, gli interventi per la promozione e la pubblicità dei prodotti, un’ azione di educazione alimentare e di salubrità dei prodotti.
In questo quadro è indispensabile, secondo la Giunta della Cia, riconsiderare strategicamente il ruolo delle strutture territoriali associative, procedendo alla necessaria ed opportuna riorganizzazione operativa e della «mission» delle Organizzazione di prodotto.