29 marzo 2024
Aggiornato 07:30
Formazione

Costituito l’ente bilaterale Ebipro per studi professionali

Piovesan (Fisascat Cisl): “Finalmente completata l’offerta degli strumenti bilaterali per i dipendenti del settore”

Costituito l' EBIPRO, l'ente bilaterale del comparto degli studi professionali, frutto del recente rinnovo del contratto nazionale del settore sottoscritto dalle organizzazioni sindacali Fisascat Cisl, Filcams Cgil e UIltucs Uil e dalle controparti datoriali Confprofessioni, Confedertecnica e Cipa che in Italia interessa circa un milione di lavoratori, soprattutto donne.

«Un giorno importante per i dipendenti degli studi professionali - ha dichiarato Mario Piovesan segretario nazionale della Fisascat Cisl che segue il comparto e neo Vice Presidente dell'EBIPRO - Finalmente completata l'offerta degli strumenti bilaterali per i dipendenti del settore che così potranno usufruire delle stesse opportunità offerte a tutti gli altri addetti nei vari segmenti del terziario».

Con la costituzione di E.BI.PRO. si conclude infatti il percorso iniziato nel 2004 con la costituzione di Fondo Professioni (Fondo per la formazione continua), nel 2005 con l'istituzione della CADIPROF (Cassa di Assistenza Sanitaria Dipendenti Studi Professionali) e nel 2007 con la costituzione di PREVIPROF (Fondo di previdenza integrativa).

Formazione continua - Compito dell'Ente sarà quello di avviare promuovere e coordinare, in accordo con Fondo Professioni, il fondo per la formazione continua del settore, lo sviluppo della formazione professionale per i dipendenti del settore e l'apprendistato professionalizzante e di diventare, attraverso la rete delle strutture regionali e territoriali dell'EBIPRO un punto di riferimento per la contrattazione di secondo livello, per l'intervento diretto sul mercato del lavoro e sul sostegno al reddito.
«Un ulteriore opportunità per gli addetti degli studi professionali - ha dichiarato Pierangelo Raineri segretario generale della Fisascat Cisl - la nostra categoria da sempre crede nella bilateralità e nello sviluppo del secondo livello di contrattazione rafforzati oggi più che mai dagli accordi sulla riforma del modello contrattuale sottoscritti in questi ultimi giorni».