5 maggio 2024
Aggiornato 13:30
A 104 Procure della Repubblica

Cartelle pazze: parte oggi denuncia del Codacons

1,6 milioni di cittadini vittime di cartelle pazze da giugno a oggi. Chiesto di indagare per associazione a delinquere, abuso di atti d‘ufficio e truffa

Torna imponente il fenomeno delle «cartelle pazze». Da giugno ad oggi – spiega il Codacons – 1,6 milioni di cittadini sono stati colpiti da cartelle esattoriale ingiuste, sbagliate o incomprensibili, contenenti pretese economiche per debiti inesistenti, prescritti, non dovuti o già pagati. Si passa dal fermo amministrativo dell'auto, all’ipoteca e messa in vendita di immobili di proprietà fino, addirittura, alla spoliazione delle somme contenute nel proprio conto in banca.

Finora gli esattori delle tasse con le cartelle pazze – afferma l’associazione - hanno riscosso illegittimamente in 10 anni circa 9,8 miliardi di euro.

«L’iter seguito dagli enti di riscossione, nel momento in cui attivano le procedure esecutive su crediti inesistenti o prescritti, viola certamente la normativa relativa al recupero dei crediti della Pubblica Amministrazione, causando, contemporaneamente, un ingiusto profitto per quest’ultima ed un ingiusto danno ai cittadini coinvolti – si legge nella denuncia del Codacons - Altresì, non si può non notare che lo strumento del preavviso di fermo o di iscrizione di ipoteca, laddove venga ad essere notificato su di un diritto prescritto o inesistente, è certamente tale da configurare un metus rilevante in danno dei cittadini i quali, intimoriti e vessati dalla prospettiva di dover iniziare una lunga e costosa procedura per evitare gli atti esecutivi della Amministrazione, si determinano a pagare. A fronte di questa condotta minacciosa, in questi casi si realizza certamente sia il danno in capo al cittadino sia l’ingiusto – perché non fondato su alcun titolo giuridico – profitto in favore della Amministrazione e dell’ente riscossore, il quale, lo si ricorda, guadagna in relazione all’incassato.»

Per tali motivi il Codacons ha inoltrato oggi una denuncia a 104 Procure della Repubblica di tutta Italia, affinchè avviino indagini sul territorio, accertando i fatti e la sussistenza di eventuali reati come associazione a delinquere, truffa e abuso di atti d’ufficio.