31 luglio 2025
Aggiornato 22:30
Commercio

Confesercenti Perugia a Giovannetti: «Non serve la linea dura»

«Questo non vuol dire far west o anarchia, significa semplicemente rimarcare quella concertazione che tutte le parti hanno sempre auspicato e che probabilmente non è stata a tutti gli effetti realizzata»

«In una fase in cui l'economia è praticamente ferma - si legge in una nota di Confesercenti Perugia - dove le imprese trovano estrema difficoltà a far quadrare i bilanci, dove i consumi sono praticamente vicini allo zero, di tutto si sente la necessità, meno che di linee dure o restrizioni di ogni genere. Questo non vuol dire far west o anarchia, significa semplicemente rimarcare quella concertazione che tutte le parti hanno sempre auspicato e che probabilmente non è stata a tutti gli effetti realizzata.

Anche i sindacati – prosegue la Confesercenti - non dovrebbero erigere muri anche perché far tenere chiuse le aziende in giorni nei quali c'e' turismo impedendo così entrate importanti, mette a repentaglio non solo le imprese del commercio e del turismo, ma anche gli stessi posti di lavoro dei dipendenti.

Sarebbe invece importante – aggiunge la Confesercenti - riunire l'Anci, i sindacati e le associazioni di categoria per verificare la situazione reale, eliminare eventuali 'storture' e far riprendere la concertazione. Crediamo che anche la posizione espressa dal presidente dell'Anci, Paolo Raffaelli, sia decisamente corretta e siamo altresì convinti che quei comuni che sono magari andati verso una sorta di liberalizzazione, lo abbiano fatto esclusivamente tenendo conto delle necessità non solo delle imprese, ma dell'intero territorio.

Confesercenti - conclude la nota - si rende da subito disponibile a sedersi intorno ad un tavolo per riportare la discussione sui giusti binari, senza arrivare a linee dure e magari penalizzanti per i settori produttivi».