31 luglio 2025
Aggiornato 22:30
DL anti-crisi

«Bonus famiglie inadeguato per quelle con minori e numerose»

Lo affermano i parlamentari del Pd Emanuela Baio e Luigi Bobba, commentando l'articolo apparso ieri su Avvenire ed oggi sul Corriere della Sera

«Il bonus famiglie non è per le famiglie. Il decreto anticrisi appena licenziato dalla commissione bilancio della Camera è inadeguato a far fronte alla crisi economica delle famiglie, soprattutto quelle con figli minori e numerose». Lo affermano i parlamentari del Pd Emanuela Baio e Luigi Bobba, commentando l'articolo apparso ieri su Avvenire ed oggi sul Corriere della Sera.

«La famiglia con figli minori, quella con disabili e anziani a carico, dove si fa fatica ad arrivare a fine mese, dove si concentra la povertà non è nemmeno sfiorata da questo provvedimento, che invece - sostengono i due parlamentari - si rivolge ai single o alle coppie senza figli con redditi bassi. Per questo Governo sposarsi e avere figli significa avere carichi fiscali ed essere svantaggiati economicamente, in alcuni casi vuol dire essere poveri».«Avevo già fatto presente in commissione lavoro il 16 dicembre scorso - prosegue Bobba- che la parametrazione utilizzata non poteva soddisfare i bisogni delle famiglie, anzi crea una del tutto ingiustificata discriminazione tra chi convive e chi è regolarmente sposato con figli».

E continua Baio «A due giorni dall'inizio del VI incontro mondiale delle famiglie a Città del Messico, organizzato dal Pontificio Consiglio della Famiglia, dove sarò presente per il Senato, avrei voluto portare una testimonianza forte della politica italiana, che evidenzi un'azione significativa nei confronti di chi decide di prendere delle responsabilità nei confronti della società, sposandosi e creando una famiglia orientata sulla stabilità e sui figli, di chi crede nell'articolo 29 della Costituzione e vede la famiglia come vero tessuto primario della società. Un'altra importante occasione persa».«Ci si aspettava una sferzata importante per ridare fiducia alle famiglie- concludono i parlamentari- ma i dati del CAF della Cisl parlano chiaro ed evidenziano che solo il 18% dei nuclei familiari potrà beneficiare del bonus, mentre il paradosso finale è che di questa percentuale la maggior parte di beneficiari è formata da coppie conviventi, in quanto potranno presentare una doppia richiesta e quindi usufruire di un bonus doppio. La centralità della famiglia per questo Governo serve solo per gli spot elettorali e quando si tratta di fare politiche concrete il centrodestra è single».