6 maggio 2024
Aggiornato 22:30
Consulenze regione

Corte dei Conti rinvia la Regione alla procura regionale

Per accertare le responsabilità amministrativo-contabili e/o finanziarie per ciò che attiene le consulenze e le collaborazioni in essere

Con provvedimento n.54 del 22 dicembre 2008, la Sezione di Controllo della Corte dei Conti del Molise, ha disposto il rinvio della Regione Molise più altri Enti, davanti la propria Procura Regionale per accertare le responsabilità amministrativo-contabili e/o finanziarie per ciò che attiene le consulenze e le collaborazioni in essere.

La medesima Sezione già con Delibere n.1 del 5.02.2008 e n.31 del 30.07.2008 aveva deliberato in materia di consulenze e incarichi affidati a personale estraneo alla pubblica amministrazione. A tali semplici richiami si aggiunge il disposto dell’art.46 della legge 6 agosto 2008 n.133 che obbliga gli Enti a comportamenti più virtuosi segnalando l’impossibilità di utilizzare personale interno, di individuare un termine ai contratti limitandosi alle professionalità più elevate rimanendo nel novero della straordinarietà di utilizzo di questi rapporti di lavoro.

La Regione Molise al contrario è passato da 3.648.000 euro del 2007 a 5.840.000 euro vigenti quali costi delle consulenze e delle collaborazioni con una crescita esponenziale malgrado come asserisce la Sezione della Corte dei Conti l’organico regionale conta il maggior numero di dirigenti, funzionari e dipendenti in rapporto alla popolazione di tutta la Nazione. In pratica non c’è un utilizzo straordinario limitato solo alle alte qualifiche e per un periodo limitato nel tempo. Per queste ragioni potrebbe sussistere anche ai sensi del medesimo art.46 della legge 133/08 una responsabilità diretta e personale degli amministratori coinvolti che andrà accertata dalla Procura Regionale.

Questo pronunciamento conferma le preoccupazioni più volte manifestate dalla Minoranza circa l’abuso nell’attivazione e utilizzo procrastinato nel tempo di consulenze e collaborazioni per un importo che si avvicina per la sola Regione Molise ai 6 milioni di euro l’anno. Ora spetterà alla Magistratura Contabile accertare se sussistano o meno i presupposti del danno erariale o altri eventuali responsabilità da perseguire, ma sul piano politico c’è da fermare una pratica disinvolta che non assicura certezze né all’Ente né ai lavoratori coinvolti.