25 aprile 2024
Aggiornato 19:30
Scatta l’operazione qualità della Provincia di Lodi

Contro le truffe a tavola, etichetta d'origine lodigiana

Coldiretti: «La nostra etichetta d’origine contro scandali e truffe»

Scatta l’operazione qualità della Provincia di Lodi. Dai prossimi giorni e per tutto il 2009 partirà una campagna di promozione dell’etichetta d’origine sui principali prodotti del territorio con il marchio «Lodigiano terra buona», con una sensibilizzazione a tappetto fra i consumatori e fra le stesse aziende agricole.

«Latte crudo, carne, salumi, riso sono solo alcuni dei tesori che nascono nell’area compresa fra il Parco agricolo sudmilano e le rive del Po e il loro consumo non ha solo una valenza economica, ma anche e soprattutto di garanzia di qualità e di sicurezza alimentare» spiega Fabrizio Santantonio, vice presidente della Provincia di Lodi.

«Gli ultimi scandali legati alla carne irlandese non fanno altro che confermare quello che sosteniamo da tempo – aggiunge – ossia che il valore del territorio non è meramente folcloristico o sentimentale, ma è un vero e proprio marchio di garanzia su quello che portiamo in tavola. Abbiamo nei nostri campi, nelle nostre stalle, nelle nostre aziende agricole un forziere di prodotti che non sono solo buoni, ma anche sani e sicuri. Ed è un motivo in più per consumarli. Perché rischiare con dell’altro, se ho sottomano degli alimenti controllati e di cui conosco sia l’origine che la serietà dei controlli effettuati? Quindi meglio mangiare i nostri prodotti».

Il patrimomio agroalimentare lodigiano può contare, ad esempio, su 400 mila tonnellate di latte all’anno, su 326 stalle che allevano 460 mila maiali destinati ai prosciutti di Parma e San Daniele e ai salumifici del territorio e su circa 90 mila quintali di riso di alta qualità, principalmente Carnaroli e Arborio.

«E’ una grande ricchezza che va tutelata – afferma l’assessorato all’Agricoltura della provincia di Lodi – per questo abbiamo pensato a un marchio che definisse in modo chiaro l’origine e che garantisse il consumatore su ogni aspetto: dalla produzione ai controlli. La tracciabilità è un vantaggio per tutti: per le aziende agricole e per le famiglie».