«Revisione studi di settore e contestuale riduzione delle tasse a lavoratori e pensionati»
Per la UIL ogni ipotesi di revisione degli studi di settore in assenza di una contemporanea e significativa riduzione delle tasse su tutti i redditi da lavoro dipendente e da pensioni, sarebbe profondamente sbagliata ed iniqua
Per la UIL ogni ipotesi di revisione degli studi di settore in assenza di una contemporanea e significativa riduzione delle tasse su tutti i redditi da lavoro dipendente e da pensioni, sarebbe profondamente sbagliata ed iniqua.
La grave crisi economica in atto non può essere l’occasione per una rivisitazione delle procedure di controllo nel settore del lavoro autonomo che, così come prefigurate, rappresenterebbero un passo indietro nell’attività di contrasto all’evasione fiscale che negli ultimi due anni ha dato risultati positivi.
La crisi penalizza in primo luogo chi ha sempre fatto fino in fondo il proprio dovere con il fisco. Il Governo può utilmente intervenire, nel corso della conversione in legge del decreto n.185, destinando risorse aggiuntive a beneficio dei lavoratori dipendenti, dei pensionati e delle imprese, realizzando così una politica economica a reale sostegno dei settori produttivi del paese.
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