24 aprile 2024
Aggiornato 05:30
Pubblica Amministrazione

E-government: presentato piano industriale della regione siciliana

Per la prima volta l’amministrazione regionale si è dotata di un simile strumento di programmazione integrata fra varie azioni, tutte allo scopo di semplificare l’azione amministrativa, avvicinare il cittadino all’amministrazione e facilitare l’accesso ai servizi

Un nuovo portale internet, posta elettronica certificata, firma digitale, sistema di e-learning e formazione a distanza, sportello telematico destinato ai cittadini con modulistica scaricabile ed informazioni in tempo reale, una legge per la semplificazione delle procedure amministrative, abbattimento del digital divide, potenziamento dell’azione di contrasto alla criminalità attraverso azioni a favore degli uffici giudiziari, razionalizzazione e riduzione della spesa pubblica e tanto altro.

Sono le previsioni del nuovo «piano industriale per l’e-government della Regione siciliana», che è stato presentato stamani dall’assessore alla Presidenza Giovanni Ilarda nel corso di una conferenza stampa tenuta nella sala riunioni dell’assessorato a Palermo.
Per la prima volta, dunque, l’amministrazione regionale si è dotata di un simile strumento di programmazione integrata fra varie azioni, tutte allo scopo di semplificare l’azione amministrativa, avvicinare il cittadino all’amministrazione e facilitare l’accesso ai servizi.

Il piano industriale è suddiviso in quattro livelli:
1. normativo
2. infrastrutturale
3. formativo
4. sinergico e interistituzionale

In premessa sono elencate le fonti normative che permettono di attuare la riforma e gli assi comunitari, nazionali e regionali da cui attingere ai finanziamenti, nonché il quadro strategico nazionale.

Il primo livello affronta il tema della sburocratizzazione attraverso un disegno di legge di semplificazione delle procedure normative, già approvato dalla giunta di governo ed all’analisi della Commissione Affari istituzionali dell’Ars.
Fra le previsioni del livello normativo i provvedimenti per l’abbattimento del digital divide interno. «Di rilevanza strategica – si legge nel piano - al fine di incentivare l’impiego delle tecnologie informatiche nella pubblica amministrazione e per l’attività delle imprese, è la banda larga. Va inserita ogni iniziativa necessaria per rendere immediatamente operativo nel territorio della Regione l’articolo 2 del d.l. 2008, n. 112. Gli interventi di installazione di reti e impianti di comunicazione elettronica in fibra ottica sono realizzabili mediante denuncia di inizio attività e con altre agevolazioni».

Il secondo livello è quello infrastrutturale e prevede l’attivazione da subito del nuovo portale della Regione, dei sistemi di trasmissione interna degli atti per via telematica attraverso la posta elettronica certificata con abbattimento di tempi e costi per l’attività dell’amministrazione; nel medio periodo l’attivazione di sistemi di comunicazione esterna interattiva con la possibilità per l’utente non solo di ottenere informazioni e di scaricare la modulistica già on line ma anche, in taluni casi, di presentare istanze e domande per via telematica senza spostamento fisico. Prevista l’informatizzazione anche delle attività degli URP.
Di particolare rilevanza fra gli interventi di questo livello la nascita della RAS (Rete Amica della Regione), una «rete di postazioni remote assistite, allocate in tutti i comuni, per interrogare gli URP ed ottenere risposta in via telematica da parte di chiunque per ragioni economiche, culturali o di altro motivo non possa o non sappia accedere direttamente ai servizi degli URP regionali».
«Si tratta di previsioni attuabili nel medio termine - spiega Ilarda - e che permettono all’amministrazione di risparmiare circa 2 milioni di euro l’anno di soli francobolli ed al cittadino di seguire agevolmente la propria pratica, di conoscerne l’esito in tempi rapidi e dunque di migliorare nel complesso il rapporto con l’amministrazione. Al tempo stesso la Regione abbatte una delle più opprimenti barriere che impediscono gli investimenti ovvero la lentezza burocratica».
Nel capitolo «livello infrastrutturale» sono previste anche le attività di supporto tecnologico agli uffici giudiziari in attuazione della legge regionale 6/2005, con un incremento della previsione di spesa per garantire una sempre maggiore attività di contrasto alla criminalità organizzata.

Terzo livello è quello formativo per il quale «vanno avviati processi di erogazione di prodotti formativi – è scritto ancora nel piano - che, superando la logica del mero adempimento di un dovere, introducano fra i dipendenti una piena consapevolezza dei vantaggi derivanti dall’uso delle infrastrutture tecnologiche, sia per i processi interni che per l’utenza, permettendo l’importantissimo passaggio dalla cultura dell’adempimento burocratico a quella del risultato. Vanno valorizzate anche iniziative di e-learning che incidono positivamente sull’ottimizzazione dei tempi, sui costi di gestione
organizzativa e su quelli di spostamento».

Infine al quarto ed ultimo livello si prevede di incrementare la collaborazione interistituzionale ed esterna per permettere la valorizzazione sinergica di risorse, conoscenze, professionalità ed esperienze specifiche di diverse realtà. «In attuazione di tale linea di azione saranno avviate tutte le iniziative opportune per la conclusione di protocolli d’intesa, con Università ed enti di ricerca, per attivare tutte quelle forme di collaborazione che possano risultare di comune interesse nel campo dell’ICT, dell’innovazione e dell’e-government» .
«Alcune azioni sono già partite, altre sono in cantiere ed infine alcune saranno avviate nel medio termine – aggiunge l’Assessore – e alla fine del processo avremo una amministrazione più efficiente, a misura di cittadino e di impresa, in grado di promuovere le azioni positive per lo sviluppo e non essere più freno per l’economia».
«Subito si cominceranno a vedere - conclude Ilarda - i risultati di una nuova filosofia che permetterà migliori performance della pubblica amministrazione, dipendenti regionali già validi ma sempre più motivati ed attenti, una maggiore trasparenza ed una macchina che comincia a rodare con un nuovo modo di porgersi nei confronti della comunità, con tempi di risposta più pronti grazie anche alle tecnologie il cui uso per il dipendente pubblico deve essere non una facoltà ma un preciso obbligo».
L’intero piano industriale della Regione siciliana per l’innovazione e l’e-government è consultabile sul sito internet ufficiale della Regione www.regione.sicilia.it.