26 aprile 2024
Aggiornato 00:30
Rivoluzione digitale

Confronto sul progetto ICAR in Campania un centro di eccellenza per il software

Si è svolto a Napoli un confronto sullo stato dell’applicazione della rivoluzione digitale negli enti pubblici, con particolare riferimento al progetto ICAR, che prevede la cooperazione applicativa tra le regioni

Si è svolto a Napoli un confronto sullo stato dell’applicazione della rivoluzione digitale negli enti pubblici, con particolare riferimento al progetto ICAR, che prevede la cooperazione applicativa tra le regioni.
Tra i vantaggi offerti dalla nuova tecnologia, la possibilità di evitare le file agli sportelli e i moduli scritti a mano per richiedere  servizi alla Pubblica Amministrazione come la modifica dei dati anagrafici. Quando il cittadino richiederà un servizio ad uno sportello pubblico, l’operatore, attraverso il suo PC, si metterà in contatto con le amministrazioni che detengono i dati necessari  all’erogazione del servizio richiesto. Le informazioni verranno aggiornate e con esse le banche dati di altri enti, che saranno a loro volta accessibili per le operazioni future.

Al progetto ICAR, promosso dalle Regioni e co-finanziato dal CNIPA per «lo sviluppo dei servizi infrastrutturali e SPCoop, partecipano sedici Regioni e una Provincia Autonoma. L’ obiettivo principale  è quello di sviluppare un ambiente strumentale ed operativo della Community Network interregionale secondo la logica della cooperazione applicativa.

In Campania nel triennio 2004-2007 sono stati impegnati circa 220 milioni di euro per finanziare le politiche a favore della Società dell’Informazione. Di questi, 40 milioni di euro sono stati destinati all’interoperabilità e alla cooperazione applicativa.

In particolare, sono stati avviati 4 progetti pluriennali di settore con impatto sia a livello infrastrutturale, sia a livello applicativo sul mondo della sanità e delle imprese.

Tra i progetti avviati dalla Campania nell’ambito della Cooperazione applicativa ci sono il CUP, Centro Unico per le Prenotazioni sanitarie e  la rete dei medici di medicina di base (MMG).

Il primo ha realizzato un sistema unitario per la prenotazione di prestazioni ospedaliere, su base regionale, presso i presidi pubblici (ASL e AO); il secondo intende sperimentare il fascicolo sanitario elettronico per la tracciabilità degli eventi sanitari e l’accesso al quadro sanitario dei pazienti, presso gli enti coinvolti.

«La Campania - ha detto Nicola Mazzocca, assessore regionale alla Ricerca e Innovazione- recita un ruolo da protagonista nella rete delle Regioni grazie ad un sistema evoluto di integrazione dei dati fra le Pubbliche Amministrazioni. A questo processo partecipa un tessuto territoriale fertile composto dal mondo della ricerca e dell’impresa che ha favorito la candidatura della Campania ad avere un centro di eccellenza per il software e le reti tecnologiche per i servizi evoluti in internet.

«L’investimento in infrastrutture tecnologiche e nel livello di informatizzazione e innovazione influisce positivamente anche sullo sviluppo competitivo delle imprese e dei distretti industriali. La Regione Campania, attraverso il piano strategico per la società dell’informazione, ha avviato un processo di rivoluzione digitale che sta favorendo la  coesione delle amministrazioni pubbliche locali, al fine di trasformare i sistemi informativi e informatici delle PA locali in una network », ha concluso l’assessore Mazzocca.

Al dibattito hanno partecipato i rappresentanti delle Regioni coinvolte nel progetto ICAR (Interoperabilità e Cooperazione Applicativa tra le Regioni), del CISIS (Centro Interregionale per i sistemi Informatici, geografici e statistici), del D.I.T (Dipartimento Innovazione Tecnologica), dei ministeri dell’Interno e del Lavoro, dell’ANCI, dell’UPI, del CNIPA.