2 maggio 2024
Aggiornato 07:00
Allora un litro di benzina costava il 5,5% in meno di oggi

Il petrolio scende sotto i 40 dollari a barile, come inizio 2005

«Il divario medio dei prezzi dei carburanti rispetto a gennaio 2005 è dell'8,6% - dichiara Carlo Pileri, Presidente dell'Adoc - tre anni fa un litro di benzina costava in media 1,09 euro, oggi costa 1,15 euro, il 5,5% in più»

Il costo di un barile di greggio scende sotto i 40 dollari, toccando quota 39,77 dollari, pari a 30,81 euro. Quotazioni simili a quelle del gennaio 2005. Solo che allora, secondo l'Adoc, i prezzi dei carburanti erano comunque più convenienti degli attuali.

«Il divario medio dei prezzi dei carburanti rispetto a gennaio 2005 è dell'8,6% - dichiara Carlo Pileri, Presidente dell'Adoc - tre anni fa un litro di benzina costava in media 1,09 euro, oggi costa 1,15 euro, il 5,5% in più. Ancora più eclatante la forbice di prezzo del gasolio. Se all'inizio del 2005 costava 1,02 euro al litro, oggi si spendono 1,14 euro, una maggiorazione dell'11,7%.

Il crollo del prezzo del petrolio non ha influito quanto avrebbe dovuto della benzina, considerando il costo del barile e il cambio euro-dollaro. Mancano ancora 6 centesimi per raggiungere il prezzo giusto della benzina, e 12 centesimi per un prezzo ottimale del gasolio. Questi centesimi di troppo equivalgono a una spesa media di 4,5 euro in più a pieno. Considerando una media di 10 milioni di automobilisti, il totale è di 45 milioni di euro indebitamente sottratti alle famiglie. Quando invece si dovrebbero risparmiare 9 euro al mese, considerando due pieni. Un forte ribasso dei costi dei prodotti energetici potrebbe contribuire al rilancio dei consumi delle famiglie e dare respiro all'economia del Paese, e permetterebbe di frenare anche i rincari alimentari, considerato che l'85% dei trasporti interni avviene su gomma».