25 aprile 2024
Aggiornato 06:00
Nuovo brusco calo della fiducia delle imprese italiane e segnali di contrazione del credito

Isae: «Fiducia imprese ai minimi dal '93»

Dalla rilevazione dell'Isae inoltre emerge un drastico peggioramento dell'accesso al credito

Nuovo brusco calo della fiducia delle imprese italiane e segnali di contrazione del credito. A novembre secondo la rilevazione dell'Isae l'indice accusa una contrazione a 72,2 da 76,9 di ottobre scivolando ai minimi dall'agosto del 1993. Dalla rilevazione dell'Isae inoltre emerge un drastico peggioramento dell'accesso al credito.

Aumenta dal 27,2% al 43,5% la quota di imprese che «segnala un peggioramento delle condizioni di accesso ai finanziamenti». Inoltre aumenta dall'8 al 14% la quota di imprese che hanno avuto recenti contatti con le banche ma che non hanno ottenuto il finanziamento sperato e «nella maggior parte dei casi - si legge nel comunicato - il mancato finanziamento è dovuto ad un esplicito rifiuto da parte degli operatori finanziari».

Tornando alla fiducia, gli imprenditori sono «notevolmente pessimisti» sullo stato della domanda in particolare quella estera. Il peggioramento della fiducia riguarda tutti i settori produttivi, in particolare per i beni d'investimento (quasi 8 punti in meno). Per il settore dei beni intermedi flessione di 5 punti ai minimi dall'inizio degli anni '90. Anche a livello geografico il peggioramento è generale anche se con differenze significative.

Il calo è più marcato al Nord (da 74,4 a 68,4 nel Nord Ovest e da 77,2 a 72,1 nel Nord est) e nel Mezzogiorno (da 80,3 a 76,3) mentre è meno intenso al Centro (da 83,5 a 80,9). Il calo di quasi dieci punti registrato negli ultimi tre mesi è diffuso in modo piuttosto omogeneo anche guardando alla dimensione d'impresa: da 84,9 a 74,9 nelle piccole imprese, da 76,9 a 64,1 nelle medie imprese e da 81,4 a 68,4 nelle grandi imprese.