19 aprile 2024
Aggiornato 02:30
Il 70% dei prodotti alimentari si acquista nella GDO

«Un forte segnale nei confronti dei consumatori»

Federdistribuzione: «Nella GDO prezzi in calo già dal mese di settembre»

Mentre l’Istat segnala oggi con i dati provvisori del mese di ottobre un rallentamento congiunturale dell’inflazione a livello nazionale, Federdistribuzione dichiara che già nel mese di settembre rispetto ad agosto i prezzi nella Grande Distribuzione Organizzata erano in discesa, trend che verrà confermato nei prossimi mesi.

Per quanto riguarda i prodotti alimentari, infatti, nella GDO già dal mese di settembre 2008 si era registrato, secondo le rilevazioni di Iri Infoscan, un calo complessivo dei prezzi rispetto al mese precedente pari al –1,4%, a fronte di una crescita misurata dall’Istat dello 0,3% in settembre e ancora dello 0,2% in ottobre.

Confrontando i risultati della GDO con le rilevazioni dell’Istat dei prezzi al consumo emerge quindi ancora una volta il ruolo di tutela del potere d’acquisto che svolge la GDO nei confronti dei consumatori, registrando a settembre un’inflazione alimentare di quasi 2 punti percentuali inferiore rispetto alla media nazionale.

«Ancora una volta la Grande Distribuzione Organizzata è stata in grado di anticipare le tendenze del mercato e ha contribuito fortemente ai risultati complessivi a livello nazionale – afferma Paolo Barberini, Presidente di Federdistribuzione – Mentre l’Istat rileva solo un lieve calo delle tendenze inflazionistiche nei prodotti alimentari che comunque ancora stanno aumentando, nei punti vendita della GDO le famiglie possono invece già trovare un riconoscibile calo dei prezzi, che contribuirà a dare un po’ di fiducia nel futuro». Sempre in base alle rilevazioni di IRI Infoscan, per quanto riguarda i prodotti di largo consumo confezionato, nel mese di settembre 2008 rispetto al mese precedente da segnalare il dato relativo alla pasta di semola: la rilevazione del carrello della spesa per le famiglie mostra un calo complessivo del prezzo per il mercato del –1,6%, ma il dato relativo al prezzo delle marche private delle insegne distributive registra addirittura un -4,4%, a ulteriore conferma della convenienza di questo tipo di prodotti e dello spostamento verso queste referenze degli acquisti delle famiglie.