25 aprile 2024
Aggiornato 23:00
Osservatorio sull’Imprenditoria Femminile. I semestre 2008

Imprese femminili: 5.500 imprese in più in un anno (+0,45%)

Senza quelle in ‘rosa’ il saldo complessivo sarebbe stato negativo. Delle nuove imprese, 2 su 3 sono di immigrate

Segno positivo all’anagrafe delle imprese in rosa negli ultimi dodici mesi. Sono 5.523 le imprese che tra giugno 2007 e giugno di quest’anno si sono aggiunte all’universo dell’imprenditoria femminile che, al 30 giugno scorso, ha così raggiunto il numero di 1.243.824 imprese attive. Per quanto ridotta (+0,45% l’aumento nell’arco dei dodici mesi considerati), la vivacità dell’universo imprenditoriale femminile spicca al confronto della sostanziale immobilità del panorama complessivo del tessuto imprenditoriale del paese il cui tasso di crescita, nello stesso periodo, ha fatto segnare esattamente lo zero.

Questi i dati più significativi che emergono dalla foto scattata dall’Osservatorio dell’Imprenditoria femminile, l’indagine semestrale realizzata da Unioncamere sulla base dei dati del Registro delle Imprese delle Camere di Commercio presso cui operano, sulla base di un Protocollo di intesa siglato nel 1999 tra Ministero dell’Industria e Unioncamere - i Comitati per l’imprenditoria femminile. Composti da rappresentanti delle associazioni di categoria presenti sul territorio, i Comitati hanno il compito di realizzare e favorire azioni promozionali a 360 gradi per la valorizzazione dell'imprenditoria femminile, tra cui proprio in questi mesi il concorso «Maglia rosa», ideato per scoprire nuovi talenti, premiare le imprese e valorizzare le attività degli soggetti che operano per favorire le pari opportunità, il rispetto dell’ambiente e del territorio, la qualità del lavoro e l’innovazione (tutte le informazioni e il bando sono reperibili all’indirizzo www.unioncamere.it ).

«Seguiamo sempre con molta attenzione – ha detto il Capo Dipartimento delle Pari Opportunità, Isabella Rauti - le rilevazioni semestrali, realizzate da Unioncamere attraverso il suo Osservatorio sull'imprenditoria femminile. Esse rappresentano una fonte privilegiata di dati che rivelano al Paese una componente importante del suo tessuto imprenditoriale. Si conferma, dunque, il trend positivo - già registrato - dell'imprenditoria femminile che arriva addirittura ad invertire un saldo complessivo altrimenti negativo. E' anche sulla base di questi dati che, insieme all’Unioncamere, il Dipartimento per le Pari Opportunità e il Ministero dello Sviluppo Economico stanno lavorando al Secondo Rapporto sull'Imprenditoria femminile che sarà pubblicato nei primi mesi del prossimo anno»

«Favorire l’accesso delle donne all’imprenditoria è fondamentale per aumentare concretamente gli spazi delle pari opportunità e dare al Paese un contributo importante di creatività, capacità di sacrificio e competenze» ha detto il Presidente di Unioncamere, Andrea Mondello. Proprio per questa sua portata – che tocca temi delicatissimi come il lavoro e la famiglia - l’imprenditoria femminile richiede una presenza particolarmente attenta delle istituzioni, perché il suo sviluppo possa trovare risorse e servizi adeguati. Strumenti specifici come la legge 215/92 hanno prodotto effetti positivi. Il Rapporto su cui stiamo lavorando vuole essere un contributo fattivo per individuare le tipologia e le modalità degli interventi di cui oggi c’è bisogno per sostenere di quelle migliaia di donne che ogni anno scommettono sull’impresa per affermarsi.»

Scheda allegata (PDF)