28 agosto 2025
Aggiornato 07:00
Il Codacons sul blocco FIPE dei prezzi al bar

«La FIPE blocca i listini dei bar dopo che i prezzi a settembre sono aumentati»

Il Codacons denuncia l’iniziativa all’Antitrust e rifiuta la sveglia al collo ai consumatori

L’iniziativa annunciata ieri da Fipe-Confcommercio di bloccare dall’1 novembre i listini dei bar finisce sul tavolo dell’Antitrust. Il Codacons, infatti, ha deciso di presentare un esposto all’Authority, contestando il blocco dei prezzi.

I listini in molti bar di tutta Italia hanno già subito i soliti incrementi nel mese di settembre, alla riapertura degli esercizi – spiega il Codacons – parlare quindi di blocco dei listini a novembre pare non avere molto senso, perché i rincari si sono già verificati. Non solo. Esiste la possibilità che i gestori dei bar alzino ulteriormente i prezzi prima dell’1 novembre, per mantenerli poi fermi per tutta la durata dell’iniziativa Fipe.

Per tali motivi l’associazione chiede all’Antitrust di accertare l’entità degli aumenti applicati ai listini dei bar negli ultimi due mesi, se il blocco dei prezzi annunciato dalla Fipe sia o meno in contrasto con le norme sulla concorrenza, e se possa indurre ad un livellamento dei prezzi verso l’alto, disincentivando la volontà autonoma dei singoli esercizi di ribassare i prezzi nel rispetto delle regole del mercato.