23 aprile 2024
Aggiornato 20:00
Pubblico impiego

Grazie alla Lega via libera al criterio della residenza nei concorsi pubblici

«Quale requisito preferenziale per l’assunzione quando si sia di fronte a servizi che richiedono una particolare conoscenza del territorio»

«La Camera ha approvato un emendamento della Lega Nord che inserisce nei concorsi pubblici il principio della residenza quale requisito preferenziale per l’assunzione quando si sia di fronte a servizi che richiedono una particolare conoscenza del territorio».

Lo ha dichiarato il Presidente del deputati della Lega Nord, on. Roberto Cota, a margine dell’esame dell’Aula di Montecitorio del disegno di legge C1441 -quater-A recante delega al Governo in materia di lavori usuranti e di riorganizzazione di enti, misure contro il lavoro sommerso e norme in tema di lavoro pubblico e di controversie di lavoro.

«Il testo è stato approvato a larga maggioranza con i voti della Lega, del Pdl e con l’astensione dell’Udc - ha spiegato il capogruppo leghista - l’inserimento del requisito di residenza è un principio molto importante che va nella direzione dell’attuazione del federalismo e si avvicina alla regionalizzazione dei concorsi pubblici». «Questo strumento consentirà di ridare slancio al pubblico impiego e - ha concluso Cota - permetterà ai nostri amministratori locali di poter scegliere le persone più preparate che hanno a disposizione per tutti quei servizi che richiedono una particolare conoscenza del territorio».