«Sostegno all'economia europea ed italiana solo sviluppando la domanda pubblica europea»
«Lo sviluppo non si fa sviluppando il deficit e il debito pubblico, che portano solo all'aumento delle tasse»
Ambienti del Tesoro fanno notare che il Consiglio Europeo di Nizza, anche su proposta del Governo italiano, ha già deliberato in ordine all'apertura di una linea di credito da parte della Bei per 30 miliardi di euro a favore delle piccole e medie imprese.
Per quanto riguarda il sostegno all'economia reale, il Tesoro conferma la linea del Governo: lo sviluppo non si fa sviluppando il deficit e il debito pubblico, che portano solo all'aumento delle tasse. Il sostegno all'economia europea ed italiana può essere fatto solo sviluppando la domanda pubblica europea: investimenti in infrastrutture di interesse comune.
Nel 2003, durante il suo semestre di presidenza, il Governo italiano ha rilanciato il piano Delors, emissione di Eurobond per grandi investimenti pubblici europei. Il Governo italiano resta su questa linea. In aggiunta al Consiglio Europeo di Nizza ha formulato la proposta di creare un fondo di investimenti europeo fatto mettendo in rete con la Bei le Casse Depositi e Prestiti dei singoli Stati. Non quella del maggior deficit pubblico italiano - impossibile per la dimensione del debito pubblico italiano - ma quella della domanda pubblica europea è l'area sulla quale Governo ed opposizione possono, ciascuno nel suo ruolo, confrontarsi ed agire nella logica comune dell'interesse repubblicano.
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