Cisl FP: «Dilazionati i tempi per il blocco delle stabilizzazioni»
E' stato modificato l'emendamento al disegno di legge 1441 quater, in discussione alla Camera sulle procedure di stabilizzazione, relativo ai lavori usuranti, e ad alcune importanti misure in tema di lavoro pubblico
E' stato modificato l'emendamento al disegno di legge 1441 quater, in discussione alla Camera sulle procedure di stabilizzazione, relativo ai lavori usuranti, e ad alcune importanti misure in tema di lavoro pubblico. Lo annuncia Natale Pace, Segretario Generale Cisl FP Calabria ricordando che la modifica è stata ottenuta «grazie all'intervento di CGIL CISL e UIL nazionali che hanno tempestivamente inviato una nota di protesta ai gruppi parlamentari di Camera e Senato, al momento della discussione».
L'emendamento, che è stato modificato dilazionando la sua efficacia al 1 luglio 2009, «di fatto - spiega iil Segretario regionale - blocca quanto previsto dalle norme contenute nelle ultime due leggi finanziarie per la stabilizzazione dei lavoratori precari della pubblica amministrazione che in base a quelle norme avevano maturato i requisiti per la trasformazione del rapporto di lavoro a tempo indeterminato, e cioè la permanenza in servizio da almeno tre anni, l'aver superato una prova selettiva ed essere dunque entrati in graduatoria».
«La misura riguarda circa 50 mila precari ma potrebbe avere risvolti più pesanti - spiega Natale Pace - se includiamo tutti quei lavoratori che sono in procinto di maturare i requisiti per la stabilizzazione che in base alle norme attualmente vigenti può essere utilizzata dalle amministrazioni come strumento per assunzioni a tempo indeterminato nella programmazione dei fabbisogni di personale per gli anni 2008-2010, determinandone il licenziamento».
«E' un risultato importante - sottolinea ancora - che non può e non deve essere vanificato da colpevoli ritardi delle amministrazioni pubbliche, portando come al solito a ridosso della scadenza di legge l'attivazione delle procedure attuative degli accordi sindacali già sottoscritti. Vanno inoltre messe in atto tutte le iniziative positive tendenti ad allargare al massimo la platea dei lavoratori da stabilizzare. E' indubbio che questa potrebbe essere davvero l'ultima spiaggia per migliaia di lavoratori precari che nella sanità e nelle amministrazioni locali calabresi da anni aspettano la sospirata certezza del posto di lavoro e l'abbandono della precarietà. La CISL FP Calabria - conclude il segretario regionale - non mancherà di denunciare all'opinione pubblica eventuali, colpevoli e insensibili ritardi in tal senso».
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