Sartor: «Gli Stati Uniti d’America sono il terzo cliente degli esportatori veneti»
«E sono all’ottavo posto fra i forntori della nostra regione. un interscambio di 5 miliardi di euro l’anno»
Nonostante le perturbazioni monetarie, i legami commerciali tra Veneto e Stati Uniti D’America restano di grande importanza. Gli investimenti e gli interscambi veneti negli Usa sono una realtà consolidata da tempo che ha tutt’ora un veicolo particolarmente prezioso: la comunità italiana in America che è oggetto di rinnovato interesse da parte della Regione Veneto, intenta a costruire un sistema capace di affrontare le sfide in un mercato globalizzato.
Di investimenti bilaterali si è parlato questo pomeriggio all’Arsenale di Venezia in una tavola rotonda promossa dalla Camera di commercio d’America e aperta dall’assessore all’Economia, Vendemmiano Sartor. «Gli Stati Uniti – ha detto l’assessore – sono il terzo cliente degli esportatori veneti e sono all’ottavo posto tra i nostri fornitori. L’interscambio complessivo ha sfiorato lo scorso anno 5 miliardi di euro.
Per gli imprenditori della provincia di Venezia e di Belluno il mercato americano rappresenta il principale sbocco estero. Ci, inoltre, sono da segnalare punte di eccellenza della provincia di Vicenza.» Nel Veneto esistono 500 imprese a partecipazione straniera: un sesto sono con capitale americano, essenzialmente nella provincia di Vicenza e di Treviso. Per Sartor si può aprire «una nuova fase» nelle relazioni commerciali e finanziarie tra Veneto e Stati Uniti per allargare e approfondire le tradizionali filiere di azione. Una curiosità infine: il dieci per cento delle merci americane che arrivano in Italia sono destinate al Veneto.
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