25 aprile 2024
Aggiornato 13:30
Appalti pubblici

Appalti truccati per l’installazione di telecamere per semafori e autovelox

4 arrestati e 21 denunciati dalla Guardia di Finanza di Milano

I finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Milano hanno eseguito 4 misure di custodia cautelare (tre arresti domiciliari ed una carcerazione) nei confronti di altrettanti amministratori di imprese, indagati per associazione a delinquere e turbativa di commesse pubbliche in relazione alla fornitura agli Enti locali di dispositivi elettronici per la rilevazione di infrazioni al codice della strada, tra cui i cosiddetti «T-Red».

Le indagini condotte dalle Fiamme Gialle milanesi hanno consentito di accertare la «manipolazione» di appalti in 29 Comuni ubicati sull’intero territorio nazionale. In alcuni casi venivano invitate alla trattativa privata per l'affidamento della fornitura delle telecamere e degli autovelox soltanto le imprese affiliate al cartello gestito dagli arrestati; in altri casi, invece, venivano inseriti, nei bandi di gara, requisiti tali da escludere, di fatto, le aziende estranee al cartello.

Secondo quanto ricostruito dai finanzieri, i Comuni non acquistavano direttamente i dispositivi elettronici ma li noleggiavano, remunerando le imprese fornitrici con una percentuale sulle contravvenzioni, elevate proprio grazie al funzionamento irregolare degli stessi dispositivi opportunamente tarati dalle aziende vincitrici degli appalti. Le apparecchiature, inoltre, sarebbero state posizionate non in zone «sensibili» (scuole, giardini pubblici, ecc.), ma lungo strade a scorrimento veloce, perché potessero garantire una maggiore «remuneratività».

Gli accertamenti delle Fiamme Gialle hanno riguardato 130 Comuni e si sono conclusi con la denuncia di 21 persone, 4 delle quali tratte in arresto, e con il sequestro di numerosi dispositivi elettronici (T-RED, autovelox ed autobox).