29 marzo 2024
Aggiornato 06:30
La prima giornata di 'Economia3 – Europa,business e cultura' a Prato

Il Nobel Eric Maskin: «Preparatevi a soffrire»

Martini: «Contro recessione innovazione e qualità»

«Nessun paese sarà immune dalla crisi. Nessuno potrà sfuggire alle sue conseguenze. Forse l'Italia potrà patire danni relativamente minori, ma dovete prepararvi a soffrire». Non usa mezze parole il professor Eric Maskin, sollecitato dai media nel foyer del Teatro Metastasio. Affiancato dal presidente Claudio Martini e da Alan Friedman, prima di salire sul palco per dare ufficialmente il via alla kermesse pratese Economia 3, il premio Nobel per l'economia del 2007 non risparmia tinte fosche per dipingere lo scenario economico globale.

Ed è proprio questo lo scenario a cui fa riferimento anche il presidente Martini, scendendo sul più prossimo terreno della situazione locale: «Ci aspetta uno sviluppo vicino allo zero - afferma Martini - Dovremo lavorare su soluzioni complesse, scegliendo decisamente la via dell'innovazione e dell'alta qualità. E' nostra volontà alzare il livello della discussione - ha proseguito Martini - cercando di mettere insieme tutte le risorse. Chiediamo una mano anche al governo. Proprio oggi ho rinnovato al ministro dello sviluppo economico Claudio Scajola l'invito che già gli avevo rivolto i primi giorni di agosto, perchè venga a conoscere da vicino la realtà economica e produttiva della nostra regione, di cui alcuni comparti, ho scritto, si trovano in stato di crisi. La Regione ha fatto e sta facendo la sua parte. Un esempio: in questi anni abbiamo investito sul tessile più di quanto tutti i governi abbiano assicurato al made in Italy. Siamo qui a Prato a discutere i nostri problemi tenendo conto dello scenario globale in cui siamo immersi. Diciamo no al protezionismo, perchè l'economia si deve aprire, e diciamo che sviluppo e sostenibilità non sono alternativi o contraddittori, ma che solo coniugandolo con la sostenibilità lo sviluppo sarà duraturo».

Dal premio Nobel Eric Maskin è venuto un chiaro invito a affrontare la crisi in modo nuovo: «Dobbiamo reinventare le regole del gioco - ha detto, ipotizzando non meno di 3-4 anni di recessione e di rallentamento dell'economia globale - che toccherà anche i paesi asiatici». Quanto a questi ultimi, alle poltiche dei prezzi che praticano e al basso costo della manodopera «bisogna rispondere con produzioni di alta qualità e con l'efficienza. Una bella gara - ha concluso - ma questo è il mercato, baby!».