27 agosto 2025
Aggiornato 21:30
Pubblico impiego

Tarelli (Cisl FP): «Anticipo del 90% solo un'operazione demagogica»

«La verità è che si colpiscono buste paga e contrattazione»

«Per il 2008, i dipendenti pubblici riceveranno in busta paga la miseria di 8 euro di aumento mensile, lordi per giunta. È questo il primo problema: l'insufficienza delle risorse stanziate per i rinnovi contrattuali». All'indomani del via libera da parte del Consiglio dei Ministri alla proposta di finanziaria 2009, Rino Tarelli, segretario della Cisl FP, spiega perché l'anticipo del 90% che il Governo potrà decidere di erogare ai dipendenti delle pubbliche amministrazioni non solo non soddisfa le richieste sindacali, ma apre una strada pericolosa per l'intero sistema della contrattazione collettiva nei comparti pubblici.

«Tanto per cominciare, questa dell'anticipo è solo una demagogica operazione di facciata. La realtà oggettiva è un'altra: quel 90% di anticipo sugli aumenti, sbandierato come chissà quale ghiotta carota, significa in realtà il 90 % dell' inflazione programmata, pari all' 1,7 %. Quella reale, nel biennio 2008-2009, si stima che viaggerà intorno all'8%. Di vero c'è invece la pesante decurtazione dei fondi di produttività operata con la legge 133/2008. A partire dal primo gennaio 2009, quindi, il potere di acquisto delle buste paga dei lavoratori pubblici - già non particolarmente pingue, se confrontata con quelle dei colleghi europei - sarà drammaticamente falcidiato.«

«E poi» prosegue Tarelli «c'è un problema, gravissimo, di metodo: la sostituzione di fatto della contrattazione collettiva con il potere unilaterale del Governo di concedere anticipi. Questo prevede la Finanziaria 2009: al posto del negoziato paritario, la regalìa. In pratica, si torna indietro rispetto a tutto il processo di privatizzazione del rapporto di lavoro nel pubblico impiego iniziato con l'accordo del '93, senza peraltro fare un passo nella direzione giusta, ovvero la riqualificazione della spesa pubblica.«

«Noi come Cisl - conclude il segretario - chiamiamo il Governo ad un confronto immediato sulle problematiche legate alla modernizzazione delle amministrazioni pubbliche. Siamo pronti a sederci al tavolo negoziale per definire insieme nuovi modelli di incentivazione della produttività e del merito professionale. Ma non accetteremo per nessun motivo certi colpi di mano.«