12 ottobre 2025
Aggiornato 11:00
Elettrodomestici

Electrolux: individuate le soluzioni per il futuro dell’azienda in Italia

Ora la firma al Ministero

Dopo 24 ore di trattativa no stop, stamattina Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil hanno stilato un verbale d'incontro con l'Electrolux sul futuro della multinazionale in Italia. Nel testo prodotto dalle parti, che sarà firmato in sede ministeriale nei prossimi giorni, si affrontano i tre nodi che sono stati al centro del lungo e difficile negoziato durato 7 mesi: il futuro dello stabilimento di Scandicci (Firenze), di quello di Susegana (Treviso) e gli investimenti per il triennio 2009/2011.

Su quest'ultimo tema, l'Electrolux si è impegnata a investire 53 milioni di euro nel 2008 e, per il successivo triennio, 155 milioni di cui la metà riguarderà l'innovazione di prodotto e il 30% quella dei processi produttivi. Nel verbale vengono definiti gli aspetti per il rilancio del settore della refrigerazione di Susegana. I 324 esuberi passano a 299 grazie all'utilizzo dello strumento del part-time su base volontaria. Verrà utilizzata la cassa integrazione straordinaria per riorganizzazione con una rotazione bimestrale, in modo da redistribuire equamente i suoi effetti e garantire il più possibile una continuità di salario per i lavoratori interessati dalla Cigs. Previsti, inoltre, gli incentivi all'esodo per favorire la fuoriuscita volontaria che possono arrivare fino a 19mila euro. Viene confermato il riassorbimento dei 370 lavoratori di Scandicci che riprenderanno l'attività con «Energia Futura», la società dell'energia rinnovabile scelta da Electrolux per la reindustrializzazione dell'area fiorentina, come previsto dal verbale dell'11 settembre. E' evidente, spiega Gianni Castellan, coordinatore nazionale Fim del gruppo Electrolux e segretario della Fim del Veneto, «che è fondamentale ottenere il prima possibile l'incontro al ministero del Lavoro e delle Attività produttive, al fine di verificare che i verbali siano assunti anche dal Governo centrale, ottenendo le garanzie necessarie, in particolare per la riconversione del sito di Scandicci. Il tempo che intercorrerà fino all'incontro sarà utilizzato per avviare il confronto con i lavoratori al fine di chiedere il mandato per siglare l'intesa».

Oltre alle assemblee dei lavoratori, la Fim svolgerà anche la consultazione tra i propri iscritti sul testo. Di particolare importanza, aggiunge Castellan, oltre al fondamentale via libera dei lavoratori di tutti i siti, sarà il risultato della consultazione a Susegana e Scandicci, gli stabilimenti coinvolti dalla ristrutturazione». Valutazione positiva sullo stato trattativa è stata espressa dal segretario nazionale della Fim, Anna Trovò. «Si tratta di un risultato importante, visto che si è partiti da una profonda crisi che ha investito tutto il settore e l'intenzione dell'azienda di chiudere uno degli stabilimenti. Si conferma l'impegno dell'azienda sullo sviluppo di tutte le gamme prodotto e importanti investimenti. In questo modo, conclude, si garantisce la presenza in Italia della multinazionale».