3 ottobre 2025
Aggiornato 08:30
Caduta su base annua del - 2,6%

Bergamo: Industria manifatturiera nel II Trimestre 2008

Dopo i primi segni negativi emersi all’inizio del 2008, la congiuntura della produzione manifatturiera bergamasca peggiora nel secondo trimestre dell’anno

Dopo i primi segni negativi emersi all’inizio del 2008, la congiuntura della produzione manifatturiera bergamasca peggiora nel secondo trimestre dell’anno con una caduta su base annua del - 2,6%. La dinamica sul breve periodo è anch’essa in regresso con una flessione superiore al mezzo punto percentuale.

Tutti gli indici congiunturali sono concordemente negativi: alla flessione della produzione si accompagna una contrazione delle vendite, degli ordinativi, dell’occupazione e una prevalenza, come non si vedeva da tempo, di aspettative negative per il trimestre estivo. Aumenta anche il grado di diffusione settoriale del rallentamento con 10 comparti su 13 che riportano variazioni negative; tra questi, per la prima volta da molto tempo, c’è anche la meccanica. E Bergamo, insieme alle province di Monza, Como e Varese, va peggio della media regionale.

In una fase di inasprimento delle condizioni dell’economia globale – con pressioni inflazionistiche indotte dai livelli elevati di prezzo del petrolio e delle materie prime, calo dei consumi interni e rafforzamento del cambio dell’euro - le difficoltà aumentano per molte imprese. Le aziende rivolte al mercato nazionale risentono probabilmente dell’indebolimento dei consumi e del rallentamento del ciclo dell’edilizia; per quelle più proiettate sui mercati internazionali pesa, nonostante la tenuta della domanda dei paesi asiatici ed emergenti, il livello elevato del cambio dell’euro sul dollaro.

Se si considerano i valori mensili contabilizzati delle esportazioni – diffusi da ISTAT per le province fino al mese di aprile 2008 – Bergamo conta ancora su un livello elevato di export: ad Aprile ha raggiunto i 1.182 milioni e il valore complessivo dei primi 4 mesi è stato di 4.358 milioni. Rispetto allo stesso periodo del 2007 l’aumento, a prezzi correnti, è del + 6,8%. La dinamica è inferiore di circa 2 punti percentuali rispetto ai corrispondenti dati medi dell’Italia (+8,7%) e della Lombardia (+8,8%), un rallentamento relativo dovuto alla componente extra Unione europea (+ 4% contro il 13,4% e 11,7% di Italia e Lombardia), mentre nei confronti del mercato interno europeo la dinamica dell’export bergamasco (+8,4%) è più brillante rispetto a Italia (+5,8%) e Lombardia (+6,8%).

L’Indagine regionale sull’industria è realizzata da Unioncamere, Confindustria e Regione Lombardia. Nella rilevazione del secondo trimestre 2008 sono state intervistate, nelle prime settimane di luglio 2008, 1.590 aziende industriali lombarde (con almeno 10 addetti). In provincia di Bergamo hanno risposto 216 aziende industriali (108 per cento del campione teorico).