Adoc con Ryanair: Viterbo aeroporto low cost solo con infrastrutture all’altezza

L’Adoc sostiene Ryanair nella questione del futuro aeroporto di Viterbo. Secondo l’Associazione, solo se saranno realizzate tutte le infrastrutture necessarie, l’aeroporto potrà essere considerato veramente low cost.

«Viterbo può essere un vero aeroporto low cost, a patto che sia dotato di tutte le infrastrutture e i servizi necessari – dichiara Carlo Pileri, Presidente dell’Adoc – deve essere realizzata una superstrada, gratuita, che vada a sostituire la caotica Cassia, un treno veloce metropolitano a bassi costi che permetta un collegamento agevole con Roma, un adeguato parcheggio a prezzi contenuti e un servizio taxi a tariffe accettabili. Il tutto da realizzare prima dell’apertura, altrimenti si crea una seconda Malpensa, dove il treno partì anni dopo l’avvio dell’hub. Se le opere non fossero realizzate, la decisione di Ryanair di abbandonare la Regione non sarebbe fuori luogo, dato che i costi di trasferimento all’aeroporto sarebbero maggiori delle tariffe di viaggio. Un grave danno per la concorrenza e i consumatori, che si vedrebbero privati di molte opportunità di viaggio».

L’Adoc chiede un incontro alla compagnia e alla Regione, con l’obiettivo di salvaguardare un mercato fondamentale.

«I voli low cost sono l’internet dei trasporti – continua Pileri – permettono anche ai non ricchi di girare l’Europa, a prezzi ragionevoli e concorrenziali. Sul territorio romano, c’è un movimento di passeggeri per i low cost di circa 5 milioni l’anno, tra cui molti pellegrini in visita alla Capitale, che grazie a questi voli riescono a soddisfare le loro esigenze di fede. Chiediamo alla Regione Lazio e alla compagnia irlandese un incontro, per valutare l’ipotesi dell’aeroporto di Viterbo che, solo con un’organizzazione adeguata potrà diventare un vero aeroporto low cost, accessibile ed efficiente».