29 marzo 2024
Aggiornato 11:30
Hanno raggiunto quota 15.063 le imprese reatine nel secondo trimestre 2008

Rieti: Movimprese, saldo positivo ma in frenata

Una crescita minore rispetto allo 0,81% registrato nel medesimo trimestre del 2007

Hanno raggiunto quota 15.063 le imprese reatine nel secondo trimestre 2008, con un saldo positivo tra iscrizioni e cancellazioni al Registro delle imprese della Camera di Commercio di Rieti di 89 unità, pari ad un tasso di crescita del +0,59%. E’ quanto emerge da Movimprese, la rilevazione trimestrale sulla natalità e mortalità delle imprese condotta sul Registro delle Imprese da Infocamere, società consortile di informatica delle Camere di Commercio italiane (i dati completi sono disponibili sul sito Infocamere).

Una crescita minore rispetto allo 0,81% registrato nel medesimo trimestre del 2007, ma in linea, anche se con performance leggermente inferiori, rispetto a quanto registrato a livello nazionale e regionale. Il tasso di crescita nazionale è stato infatti dello 0,61%, il valore più contenuto degli ultimi sei anni, e in ulteriore diminuzione rispetto allo 0,66% rilevato nello stesso trimestre del 2007. Nel Lazio si segnala il dato positivo registrato invece dalla provincia di Viterbo (+0,96%), seguita da Roma (0,67%, dove si registra un crollo dell’artigianato con la perdita di 600 imprese ed un tasso pari a -0,87%), Latina (+0,69%) e Frosinone (0,56%).

Tra i dati illustrati nell’ambito di Movimprese, quelli relativi alla natimortalità delle imprese artigiane, 4.019 in tutta la provincia di Rieti, cresciute nel II trimestre 2008 di 22 unità con un tasso di crescita del +0,55%.

«I dati di Movimprese – illustra Vincenzo Regnini, presidente della Camera di Commercio di Rieti – mettono in luce come il Reatino si posizioni di fatto nella media nazionale, con prestazioni tuttavia leggermente inferiori rispetto al resto del Lazio. L’indagine mostra in ogni caso come sia necessario che il sistema delle imprese «si rimbocchi le maniche» per impiegare territorialmente le novità che emergono dal quadro normativo. Un fenomeno che si sta già osservando nel comparto agricolo, l’unico sensibilmente in crescita in questo trimestre probabilmente anche per effetto dell’operatività del Piano di sviluppo rurale». «Questo mentre sono in leggera sofferenza – prosegue – i settori delle attività manifatturiere e del commercio a vantaggio di una terziarizzazione sempre più spinta dell’economia reatina dove si registra una lieve crescita delle attività legate ai servizi alla persona, ricreative, immobiliari e del comparto alberghiero e della ristorazione».