24 aprile 2024
Aggiornato 07:00
INDAGINE CONGIUNTURALE SULLE PMI INDUSTRIALI DA 1 A 500 DIPENDENTI

Unioncamere: estate difficile per l’industria manifatturiera

–1,8% gli ordinativi tra aprile e giugno, sempre più lento il Mezzogiorno

Estate difficile per l’industria manifatturiera italiana. Il II trimestre 2008 si è chiuso infatti con il segno meno davanti ai principali indicatori economici (-1,4% la produzione, -0,9% il fatturato). Anche le esportazioni, pur in aumento dello 0,7%, registrano un rallentamento della crescita dopo dieci trimestri consecutivi in cui questa si era mantenuta superiore al punto percentuale. E le prospettive per i mesi estivi non appaiono migliori alla luce dell’andamento degli ordinativi nel trimestre aprile-giugno        (-1,8%). E’ quanto mostra la consueta indagine congiunturale sulle imprese manifatturiere con 1-500 dipendenti realizzata dal Centro studi di Unioncamere.

Produzione e fatturato in discesa - Il bilancio negativo del II trimestre 2008 dell’industria manifatturiera italiana, come del periodo gennaio-marzo, è da ricondurre principalmente alle difficoltà delle piccole imprese (con 1-49 dipendenti): nel complesso, questa classe dimensionale ha segnato una ulteriore contrazione della produzione (pari a -2,5%) rispetto allo stesso periodo del 2007. Le medio-grandi imprese (con 50-500 dipendenti) confermano nel periodo aprile-giugno i segnali di rallentamento evidenziati ad inizio 2008. La produzione registra, infatti, una minima riduzione (-0,1%), mentre il fatturato rimane poco sopra lo zero (+0,1%). Generalizzata la diminuzione della produzione in quasi tutti i settori economici: solamente le industrie meccaniche e dei mezzi di trasporto (+1,7%) e la filiera dell’energia (+0,8%) segnalano un dinamica positiva, mentre le contrazioni più elevate si registrano nelle industrie tessili abbigliamento e calzature (-4,8%), in quelle dell’aggregato «altre industrie» che comprende le industrie dell’oreficeria e degli altri  beni personali e per la casa (-2,8%), e nelle le industrie delle macchine e elettriche ed elettroniche (-2,4%). I restanti settori evidenziano una diminuzione della produzione tra -1 e -2%.

Ordinativi - Il calo medio degli ordinativi (-1,8%) risulta più consistente nelle imprese di piccola dimensione (-2,4%) ma interessa anche le aziende di medio-grandi dimensioni (-1,1%). Il calo più significativo interessa le imprese del settore tessile, abbigliamento, calzature       (-4,7%) e le altre industrie dei beni personali e della casa (-4,0%). Le industrie dei metalli e quelle del legno e mobile registrano una contrazione del 2,3%. Meno consistenti le riduzioni negli altri settori.

Export: crescita allo 0,7% - I dati dell’export sono gli unici a mantenere il segno positivo ma con un trend in rallentamento. Sono le imprese con 1-49 dipendenti a presentare, anche per l’export, i risultati più modesti (+0,3%), mentre quelle con 50-500 dipendenti chiudono il trimestre con un incremento dell’1% rispetto al 2007. Da segnalare le riduzioni che interessano soprattutto le altre industrie dei beni personali e della casa e l’oreficeria (-1,7%), la filiera dell’energia (-0,4%), l’industria dei metalli (-0,5%) e il settore del legno e del mobile       (-0,3%).

Il Sud mostra le maggiori criticità - Nel II trimestre 2008 si evidenzia un rallentamento generalizzato nelle quattro ripartizioni geografiche, con i maggiori ritardi nel Sud e Isole. Il Nord-Est, infatti, contiene la flessione registrando una contrazione della produzione pari al -0,6% per la produzione e -0,3% per il fatturato. In rallentamento anche i dati del Nord-Ovest, che registrano una diminuzione del -1,6% per la produzione e -1,0% per il fatturato. Nel Centro la dinamica di produzione e fatturato evidenzia una contrazione pari rispettivamente a -1,2% e -0,8%. E’ al Sud che le difficoltà già evidenziate ad inizio d’anno sembrano confermarsi: tra aprile e giugno, infatti, nelle regioni meridionali la produzione ha segnato un -2,9% e il fatturato un  -2,6%. A questi risultati negativi si aggiunge anche una significativa flessione degli ordinativi (-2,1%). Solo le esportazioni si mantengono su un valore superiore alla media: +0,9% il dato delle regioni del Sud.

L’artigianato: un trimestre in discesa per tutti gli indicatori - Anche per quanto riguarda le imprese manifatturiere iscritte nell’Albo Artigiani il consuntivo del periodo aprile-giugno 2008 conferma la frenata iniziata nei primi tre mesi dell’anno: la produzione registra, infatti un calo tendenziale del –2,7%, valore di poco inferiore a quanto rilevato per il fatturato (-2,2%). Le prospettive a breve non appaiono incoraggianti per gli artigiani manifatturieri, se si tiene conto che gli ordinativi nel trimestre in esame hanno registrato una flessione tendenziale del -2,9%.

Anche l’indicatore delle esportazioni evidenza una brusca contrazione rispetto ai dati dei trimestri scorsi, segnalando una flessione pari a -0,2% rispetto al secondo trimestre 2007.