Sindacati medici: sciopero nazionale il 19 luglio
Non sono bastate le rassicurazione del ministro della Salute Ferruccio Fazio. In una lettera aperta ai cittadini i motivi della protesta
ROMA - Non sono bastate le rassicurazione del ministro della Salute Ferruccio Fazio: è confermato lo sciopero nazionale dei sindacati medici e della dirigenza del servizio sanitario nazionale del 19 luglio prossimo, a causa del quale potranno saltare interventi e prestazioni sanitarie non urgenti, visto che, spiegano, «ad oggi non c'è alcuna concreta modifica in arrivo, ma solo parziali annunci del ministro della Salute», rispetto a quanto prevede la manovra economica del Governo in materia di tagli alla sanità pubblica. Per spiegare le motivazioni dello sciopero ai cittadini e segnalare «i pericoli per la tutela della salute che porterà la manovra economica se non sarà corretta», i sindacati hanno scritto una lettera aperta agli utenti del Ssn.
«Il nostro servizio sanitario - spiegano i sindacati - sta per essere travolto da una serie di provvedimenti che metteranno a rischio i servizi oggi garantiti con pesanti effetti sulla vita delle persone»: la manovra «taglierà i trasferimenti economici dallo Stato alle Regioni e ai Comuni e di conseguenza ridurrà le prestazioni nei settori della disabilità, della salute mentale e degli anziani fragili; condizionerà negativamente anche i servizi sanitari ospedalieri e territoriali e scompariranno le politiche della prevenzione».
Ancora, ribadiscono i sindacati medici, la manovra porterà al licenziamento di migliaia di medici precari impegnati nei settori dell'Emergenza e al pensionamento di 30.000 medici e dirigenti sanitari «con l'impossibilità di assicurare la continuità assistenziale e l'erogazione dei livelli essenziali di assistenza a causa della riduzione dei posti letto e delle sedute operatorie e comporterà l'allungamento delle liste di attesa anche per le prestazioni radiologiche di alta tecnologia». «Il risultato finale - proseguono - sarà la riduzione della qualità e della quantità delle prestazioni erogate ai cittadini italiani». «Chiediamo a te, caro cittadino - concludono - di aiutarci a difendere i tuoi diritti a tutela della salute su tutto il territorio nazionale. Chiediamo a tutti coloro che hanno a cuore le sorti del servizio sanitario pubblico di operare per escluderlo dai tagli previsti dalla manovra economica».
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