28 marzo 2024
Aggiornato 12:00
Sociale

790mila euro all'Anffas di Pordenone per la riqualificazione del centro Locatelli

A darne l'annuncio è stato il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia con delega a Salute e Disabilità, Riccardo Riccardi, nel corso della cerimonia per i 25 anni della struttura

PORDENONE - «La Regione assegnerà all'Anffas di Pordenone 790mila euro per poter procedere alla riqualificazione del centro Giulio Locatelli.» A darne l'annuncio è stato il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia con delega a Salute e Disabilità, Riccardo Riccardi, nel corso della cerimonia svoltasi ieri nel capoluogo del Friuli Occidentale in occasione dei 25 anni di attività della struttura che offre servizi residenziali e semiresidenziali per disabili della Destra Tagliamento.

L'occasione è servita inoltre per celebrare il licof dei due edifici che il centro sta costruendo e che entro il mese di giugno del 2022 accoglierà nuovi ospiti. Alla presenza del past president dell'Anffas Pordenone Giulio Locatelli, Bruno Carniel, di quello attuale, Bruno Bagatella, del direttore amministrativo, Marco De Palma, e del presidente della Consulta regionale dei disabili, Mario Brancati, il vicegovernatore ha ricordato il lavoro svolto dal Consiglio affinchè fosse inserito in norma una dotazione finanziaria già esistente del valore di circa 30 milioni di euro destinata alla riqualificazione di strutture che offrono servizi alla persona e ai disabili.

«Tra le domande inoltrate alla Regione - ha specificato Riccardi - c'era anche quella avanzata dall'Anffas di Pordenone per la riqualificazione del centro. Il nucleo di valutazione che prende in esame le istanze ha valutato positivamente i requisiti, accogliendo quindi la richiesta di finanziamento pari a 790mila euro. A breve verrà quindi deliberato lo stanziamento affinchè possano essere compiuti i lavori». Il vicegovernatore si è quindi soffermato su alcuni aspetti legati alla nuova legge di riforma della salute approvata qualche giorno fa in Consiglio regionale, evidenziando come in essa siano stati posti in risalto gli aspetti riguardanti il comparto sociale che trovano piena attuazione anche nell'attività compiuta dal centro pordenonese.

«In questa norma - ha detto Riccardi - si è messa in atto una svolta culturale iniziata 50 anni fa anche attraverso il lavoro delle Anffas, dando risalto alle battaglie allora portate avanti da singole persone e poi istituzionalizzate attraverso un loro riconoscimento formale. La legge va quindi a colmare un vuoto, avvalorando esperienze come quella compiuta in questa struttura pordenonese, che rappresenta una risposta concreta alla richiesta di salute». «L'ospedale - ha evidenziato il vicegovernatore - è solo uno degli anelli di una catena composta anche da quanto avviene prima e dopo il ricovero nei nosocomi, tenendo conto di coloro che vivono accanto e insieme al paziente nonché di tutto il mondo del volontariato sociale».

Al termine della cerimonia c'è stata l'apposizione della frasca per il licof sul tetto di uno dei due palazzi in via di costruzione. Il primo edificio, il condominio Autonomia, è una struttura composta da 4 appartamenti dove i residenti possono vivere temporaneamente per provare una serie di ausili da riproporre poi in una abitazione di proprietà, sperimentando così un percorso di vita indipendente. La seconda struttura, denominata La Rosa Blu (dal simbolo dell'Anffas di Pordenone), si compone anch'essa di 4 appartamenti utilizzabili per la fase dopo di noi.