Morto a Tolmezzo il ‘padrino della Guadagna’, Salvatore Profeta
Aveva 69 anni. Da qualche giorno era ricoverano in ospedale. Si trovava nel carcere del capoluogo carnico dal 2016
TOLMEZZO – Uno dei capi mafia detenuti nel carcere di Tolmezzo è morto martedì notte a causa di un infarto. Si tratta di Salvatore Profeta, ‘padrino della Guadagna’. Da qualche settimana era ricoverato all’ospedale di Tolmezzo per problemi di salute, sorvegliato a vista dalle forze dell’ordine. Proprio nella struttura sanitaria ha esalato l’ultimo respiro. Aveva 69 anni.
MAFIOSO VECCHIO STAMPO - Profeta si trovava nel carcere di Tolmezzo dal 2016, e doveva scontare una pena di 8 anni e 2 mesi. Al momento del suo arresto, avvenuto a Palermo nel 2015, decine di persone si erano radunate per baciarlo e riverirlo. Era a capo del clan di Santa Maria di Gesù, gestito secondo le regole tradizionali delle cosche mafiose, con affiliazioni con il sangue, debiti d'onore, dedizioni religiose.
DIVERSE LE CONDANNE PER MAFIA - E’ stato indicato da collaboratori di giustizia come un ‘uomo d’onore’ sin dai tempi di Stefano Bontade. Negli anni ha subito condanne per mafia, droga ed estorsione, e fu arrestato anche per la strage di via D’Amelio (poi le accuse per un coinvolgimento nella morte del giudice Borsellino decaddero).
- 10/01/2019 B.eng mette nel mirino l'ingresso nel mondo dell'auto elettrica
- 05/01/2019 Marsilio (Pd): «Giunta usa il 'disastro maltempo' per fare propaganda»
- 26/12/2018 Carnia Industrial Park: 22 milioni di investimenti nei prossimi 3 anni
- 21/12/2018 Salute: a Tolmezzo una risonanza magnetica d'avanguardia