19 aprile 2024
Aggiornato 19:00
Udine

Lignano sempre sommersa, il m5s vuole risposte

"Il primo settembre Lignano Sabbiadoro si è di nuovo ritrovata sott'acqua a causa delle intense precipitazioni, l'allerta diramata è stata solo 'gialla', molto cittadini lamentano il mancato arrivo di sacchi di sabbia e le centraline di Arpa FVG hanno registrato dati anomali", m5s lamenta tante mancanze

UDINE - «Lo scorso 1° settembre la città di Lignano Sabbiadoro si è ritrovata, per l'ennesima volta, sott'acqua a causa delle intense precipitazioni e questa, purtroppo, non è né la prima né sarà l'ultima volta, se non si porranno in essere serie azioni per evitarlo».

PARLA IL PENTASTELLATO SERGO - A lanciare l'allarme, il consigliere regionale pentastellato Cristian Sergo, che rilancia: «Si sta parlando di eventi atmosferici di rilevante portata, ma molti disagi si sarebbero potuti evitare». Sergo ricorda che già nel 1999 si parlava di oltre 50 miliardi di lire da investire per risolvere le criticità di una rete sotto pressione per le continue edificazioni, oltre al non essere riusciti a individuare l'allerta meteo per la popolazione.

PROTEZIONE CIVILE NON FORNISCE LA SABBIA - «Molti cittadini - accusa l'esponente di opposizione - si sono lamentati per aver richiesto sacchi di sabbia alla Protezione Civile per difendere le loro proprietà, che non sarebbero stati forniti. Nel weekend precedente, Arpa e Protezione Civile avevano diramato un'allerta 'arancione', mentre per il 1° settembre solo una 'gialla'».

DATI DISCORDANTI - «Il sindaco Fanotto ha ricordato come siano scesi ben 140 millimetri di pioggia in un'ora e un quarto. La curiosità che da sempre distingue il Movimento 5 Stelle ci ha spinto a verificare questi dati, scoprendo che Arpa FVG ha riscontrato nello stesso lasso di tempo 38 mm di pioggia nella centralina di Marina Punta Faro e 60 mm in quella di via Mezzasacca. Solo una centralina del consorzio di bonifica Pianura Friulana, non facente però parte della rete, ha superato di poco i 100 mm in via dello Stadio: tre dati diversi, dunque, nel giro di poche centinaia di metri.

MANCATO PREAVVISO - «C'è da chiedersi - dice perplesso Sergo - se la mancanza di un preavviso e di una mobilitazione come quella della settimana precedente da parte degli enti preposti abbiano fatto venir meno un'informazione preventiva tempestiva ed efficace.

TANTE DOMANDE - «Molte sono, quindi, le domande che desideriamo porre alle istituzioni: cosa è stato fatto in 20 anni di quanto previsto dal ministero dell'Ambiente? Quali sono state le azioni intraprese dopo la stesura del modello idrologico-idraulico della rete di fognatura comunale del 2010? Come è possibile che l'allerta del 1° settembre sia stata di grado inferiore a quello della settimana passata? Arpa FVG è in grado di prevedere questi fenomeni a 24 ore di distanza o i cittadini devono rimanere in balia degli eventi? Com'è possibile che centraline vicine forniscano dati molto distanti tra loro? Crediamo sia arrivato il momento di dare delle risposte», ha concluso il consigliere pentastellato.