Malga Bala, Zilli: «Il ruolo delle istituzioni è favorire la ricerca della verità»
Ricordato l'eccidio dei 12 carabinieri avvenuto nei dintorni di Plezzo nell'agosto 1944 ad opera dei partigiani titini
TARVISIO - «Ricerca storica e ricostruzione autentica dei fatti sono i presupposti per trasmettere alle generazioni più giovani quei valori di giustizia e lealtà che dovrebbero sempre contraddistinguere e rappresentare il senso di giustizia dei popoli». Lo ha affermato l'assessore regionale del Friuli Venezia Giulia, Barbara Zilli, al termine della camminata commemorativa della strage di Malga Bala, nel circondario dell'allora Plezzo, dove, tra il 23 e il 25 marzo 1944, i partigiani slavi trucidarono 12 carabinieri, all'epoca tutti fra i 20 e i 39 anni, aderenti alla Repubblica Sociale Italiana e agli ordini del vicebrigadiere Dino Perpignano.
«Il ruolo delle istituzioni - ha proseguito l'assessore - è contribuire a fare conoscere la verità, favorendo e sostenendo l'attività degli studiosi che si impegnano per garantirla a tutti noi». Partecipando alla celebrazione odierna assieme ad alcuni famigliari dei carabinieri uccisi, alle associazioni dell'Arma e, tra gli altri, all'autore del libro su Malga Bala, Antonio Russo, Zilli si è rivolta soprattutto ai giovani «affinché vadano in cerca di riscontri e verifiche rispetto a quanto avvenuto nel passato e che, inevitabilmente, ha influito e influisce su presente e futuro. Studiamo la nostra montagna - ha aggiunto l'assessore regionale - perché ha fatto la storia e ovunque ci sono storie da raccontare».
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