1 maggio 2024
Aggiornato 00:00
Nelle giornate del 21 e 22 luglio del 1944

Eccidio della Valle del But, Zilli: "Dobbiamo trasmettere il senso di comunità"

Per l'assessore è necessario trasmettere la memoria del passato perché rappresenta un elemento costitutivo del senso di essere comunità

PALUZZA - «Trovarci a Pramosio, ogni anno, a ricordare l'eccidio del 1944, assume un significato importante in particolare per i nostri figli, ai quali dobbiamo trasmettere il senso di comunità tenendo viva la memoria dei tanti morti, vittime innocenti della guerra». Lo ha indicato l'assessore regionale alle Finanze e Patrimonio Barbara Zilli intervenendo alla commemorazione del 74° anniversario del tragico eccidio della valle del But avvenuto nelle giornate del 21 e 22 luglio del 1944. Un drammatico evento che ha insanguinato la Carnia con la violenza delle truppe di occupazione nazifasciste che costò la vita a decine di persone tra anziani, giovani, donne e bambini.

LA POLITICA - «Il ruolo della politica a tutti i livelli - ha indicato Zilli -, attraverso l'incontro con le persone, è anche quello di rafforzare il senso di comunità che dobbiamo calare quotidianamente nella nostra vita». Per Zilli è necessario trasmettere la memoria del passato perché rappresenta un elemento costitutivo del senso di essere comunità. «Questo impegno - ha aggiunto - deve essere sempre rinnovato e il prossimo anno ci domanderemo se abbiamo fatto un altro pezzo di strada per essere migliori come persone e come comunità».

CERIMONIA - La cerimonia ha visto la deposizione di una corona d'alloro e la celebrazione della Santa Messa nella cappella della malga Pramosio, nel luogo dove le violenze da parte delle SS iniziarono. Alla commemorazione hanno partecipato anche i sindaci di Cercivento, Luca Boschetti, di Ravascletto, Ermes De Crignis, di Sutrio, Manlio Malattia, il vice sindaco di Treppo Ligosullo, Mauro Moro, e il sindaco di Paluzza Massimo Mentil che ha sottolineato la difficoltà di concepire la tragedia: "Una violenza che fatichiamo a comprendere e a rapportare ai giorni nostri eppure si è verificata 74 anni fa, in un passato non molto lontano che può accadere ancora e che in altre parti del mondo accade». Per il sindaco, occasioni come quella odierna non devono rimanere fini a se stesse e devono aiutarci a riflettere ancora su un tema che non deve essere dimenticato. È intervenuta anche Adriana Geretto, presidente provinciale dell'associazione delle vittime civili di guerra, consegnando una targa ai familiari di Edoardo Primus, uno dei promotori della commemorazione recentemente scomparso. L'Uti della Carnia, i Comuni della valle del But e l'associazione nazionale Partigiani d'Italia (Anpi) provinciale e della val But hanno organizzato una serie di manifestazioni storico-culturali in occasione dell'anniversario ma centrali sono le commemorazioni storiche di oggi e domani dove, nei Comuni interessati dall'eccidio, alla presenza dei sindaci e di altre figure istituzionali, saranno deposte corone d'alloro in ricordo delle vittime.