18 aprile 2024
Aggiornato 08:30
lavoro

Maisto (Comet Cluster): il lavoro in FVG c'è se le famiglie e studenti faranno scelte formative consapevoli

L’industria metalmeccanica avrà bisogno di 30mila nuovi addetti nei prossimi 5 anni. Eppure le aziende del territorio sono costrette a rinunciare a commesse e sviluppo per mancanza di risorse umane

PORDENONE - «Il lavoro per i giovani in Friuli Venezia Giulia è possibile e realmente alla portata di mano. Ma occorrono scelte formative da parte di ragazzi e famiglie fatte con un occhio concreto al domani. Sul nostro territorio ci sono istituti e centri formativi di eccellenza per farlo: eppure il numero di diplomati è inferiore a quello di cui le aziende abbisognano». Lo afferma con convinzione Saverio Maisto, direttore di COMET Cluster davanti alle previsioni occupazionali in Friuli Venezia Giulia.

RICHIESTE 30 MILA NUOVE RISORSE - Stando ai dati di Federmeccanica nei prossimi 5 anni il nord est avrà bisogno di circa 30mila nuove risorse. «Ci aspettiamo personale formato - sottolinea Maisto - ad alta competenza tecnica: oltre il 22% laureati e fra questi ingegneri, specialisti informatici e della meccanica di precisione; e oltre il 40% diplomati come tecnici in campo ingegneristico, informatico ma anche amministrativo. Le famiglie e i ragazzi hanno davanti a sé una potenzialità determinante per lo sviluppo». Ma, ricorda Maisto: «attualizziamo anche la nostro visione: l’operaio specializzato, oggi, non è una figura di basso profilo. Le sue competenze e il luogo in cui lavora sono completamente diversi rispetto al passato: la qualità del lavoro è decisamente alta».

CRESCITA DELL'INDUSTRIA METALMECCANICA - Il direttore di COMET Cluster riporta i dati dell’indagine congiunturale di Federmeccanica recentemente pubblicata: «C’è una fase espansiva nell’industria metalmeccanica - evidenzia Saverio Maisto - iniziata nel 2014 e che si sta consolidando tendenzialmente nel 2018. Nel quarto trimestre dell’anno appena trascorso la crescita è stata del 4,3% rispetto allo stesso periodo del 2016. Le esportazioni, con un +6,3%, stanno sostenendo questo trend rafforzatosi del +7% verso l’Europa che assorbe il 55% dell’export diretto complessivo». Ma per stabilizzare questa crescita serve la materia prima fondamentale dell’impresa: le risorse umane.
Il settore della metalmeccanica in Friuli Venezia Giulia rispecchia, se non migliora, i dati nazionali. Però come, e purtroppo forse più del dato nazionale, ha anche il gap sconfortante della mancanza di risorse formate: «ci sono aziende - conclude Maisto - che stanno rinunciando a commesse e a potenzialità di sviluppo perché non riescono a trovare giovani preparati per allargare gli organici». Infatti, su oltre 8.500 studenti che si diplomano in FVG quelli che hanno seguito un indirizzo tecnico professionale di reale e concreto interesse per le aziende non arriva al 19% del totale. Solo in Provincia di Pordenone arriva al 24%.