26 aprile 2024
Aggiornato 06:00
ferrovia

Frattolin e Sergo denunciano i tanti disservizi ferroviari

La ripartenza della Sacile-Maniago, costata ben 17 milioni di euro, è stata decisamente negativa

PORDENONE - Arrivi e partenze in ritardo, treni costretti a procedere a passo d'uomo e a fermarsi nei pressi dei passaggi a livello, sbarre fuori controllo che si alzano quando i vagoni attraversano i passaggi a livello, altri guasti sulla linea. Problemi puntualmente registrati da pendolari, studenti e da increduli automobilisti.
«La ripartenza della Sacile-Maniago, costata ben 17 milioni di euro, è stata decisamente negativa - attacca la consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle Eleonora Frattolin - e se non si risolvono subito i problemi emersi si rischia di vanificare tutte le possibili ricadute positive del progetto. E la Giunta di centrosinistra si è limitata a dare la colpa a Rfi. Deve ancora rispondere, infatti, alla nostra interpellanza depositata più di due mesi fa, che chiedeva rassicurazioni sullo stato manutentivo dei passaggi a livello secondari, sulla loro effettiva operatività e sulla garanzia che possano essere attraversati in totale sicurezza. Visto il malfunzionamento evidente dei passaggi a livello principali emerso in questi giorni, dubitiamo fortemente che quelli secondari possano garantire maggiore sicurezza».

«La Giunta Serracchiani viaggia veloce, velocissima - aggiunge il consigliere regionale del M5S Cristian Sergo. Per questo è a favore del Treno ad alta velocità (Tav) che, grazie al nuovo Polo intermodale, secondo loro sarà collegato all'aeroporto di Ronchi. Eppure nel Friuli Venezia Giulia i treni di alta velocità hanno solo il nome, non potendo raggiungere i 300 km orari come invece avviene altrove».
«In questo momento sono le Frecce Rosse e Argento quelle che collegano Venezia a Trieste - spiega il consigliere regionale - cinque nell'arco della giornata: una sola tra le 8 e le 17 e quattro tra le 17.46 e le 22, orari in cui non ci sono molti aerei in partenza o in arrivo a Ronchi. Quelle invece che da Trieste arrivano fino a Venezia sono solo cinque: tre in partenza tra le 6 e le 7 del mattino, una alle 9.40 e un'altra alle 17.02. Pochine per annunciare in pompa magna che l'Aeroporto di Ronchi possa definirsi collegato all'alta velocità. Inoltre - sottolinea Sergo - non possiamo certo dimenticare che le Frecce impiegano 9 minuti per collegare le stazioni di Monfalcone e Cervignano del Friuli».

«Ora che sarà realizzata un'altra fermata di fronte all'aeroporto e si pensa di costruire una nuova stazione di Latisana, con tanto di ponte - l'ennesimo - da realizzare sopra il Tagliamento, le Frecce saranno costrette a fermarsi 4 volte ogni 4 o 5 minuti? Oppure qualcuno vuole assumersi la responsabilità di dire ai cittadini di Monfalcone e di Cervignano del Friuli che molto probabilmente dovranno dire addio alle Frecce?» chiede il capogruppo del MoVimento 5 Stelle.
«Soprattutto perché sull'attuale linea ferroviaria che attraversa il Carso è impossibile raggiungere anche i 200 km/h e i lavori di velocizzazione della linea Venezia-Trieste, annunciati in pompa magna già nel marzo del 2014, dopo tre anni e mezzo non hanno nemmeno uno di studio di fattibilità. La Giunta di centrosinistra - conclude Sergo - è veloce, velocissima - a prendere in giro i cittadini del Friuli Venezia Giulia».